Un luogo di incontro,di confronto,di dialogo,di ascolto,di denuncia,per ristabilire la normalità ed il rispetto delle idee politiche e religiose

sabato 28 febbraio 2015

Buon compleanno Poeta degli ultimi


L'ho incontrato di recente nella sua casa in un tranquillo paesino del Veneto, accanto al camino, circondato dai suoi libri, dai suoi quadri, dai trofei ricevuti in occasione dei tanti premi letterari vinti....e quella volta finalista al Premio Letterario Viareggio.

Una mente sempre lucida, un'attenzione sempre viva al sociale ed una voglia di raccontare e ricordare momenti e persone che hanno segnato il suo percorso letterario e di vita, da Montale a Sandro e Carla Pertini, Paola Borboni e Bruno Vilar, Roberto Murolo, Aldo Bovio e tanti altri.

L'anno scorso in occasione della canonizzazione di Papa Giovanni XXIII, la casa editrice San Paolo ha ripubblicato Quel giorno di uve rosse – Papa Giovanni dietro le sbarre che Alfredo Bonazzi pubblicò nel 1973, a dieci anni dalla scomparsa di Papa Roncalli, per ricordare la storica visita del Pontefice a Regina Coeli la sera del 26 Dicembre 1958 .

La raccolta di poesie è preceduta da una bella presentazione del Cardinale Loris Capovilla che fu segretario di Papa Giovanni e dalla testimonianza di Nazareno Fabbretti e dal discorso integrale che il Papa rivolse ai detenuti.

In occasione dell'ottantaseiesimo compleanno del Poeta oltre a rivolgergli affettuosi e fraterni auguri (cosa che farò telefonicamente di buon mattino), mi fa piacere pubblicare una sua poesia tratta dal libro e la parte di discorso cui fa riferimento la poesia.
                                                           ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° ° 

.Chi bada all'incenso ? Ma io vi raccomanderei di pensarci spesso. L'incenso che cosa è a vederlo: materia grezza, materia bruta e invece accanto al fuoco, ecco che scoppietta quà e là, ecco che diffonde un profumo straordinario, ecco che serve come simbolo e come espressione del sacrificio...(Papa Giovanni)


Ci ha tradito il vento
che decora di muschio le pietre
e sottomette gli alberi
al dominio delle stagioni.
Sembra tutto concluso,
ora che all'incenso manca
la scintilla, il fuoco,
le braccia disposte
a profumare il giorno.
Nessun'altra fede resta
alla materia grezza di anime
in penosa allegria.
Ma doce, dov'è rimasta
la Parola del Salmo
che invogliava
a sollevare lo sguardo
al cielo troppo nudo?
Tutto piano piano si fa dolore.

Ma non è ancora buio:
lungo tema d'amore,
milioni di morti allineati
si fanno linfa dentro la terra
e si affacciano i bucaneve
dalla fanghiglia dei rospi
e mattini di luce
chiamano in volo verso il sole
uccelli stanchi di palude.


                                                                              Alfredo Bonazzi

4 commenti:

  1. Grazie Antonio! Cristina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Cara Cristina, sai l'amicizia davvero straordinaria che mi lega ad Alfredo ed alla sua Poesia. Fa parte della pagina migliore della mia vita....Un caro abbraccio

      Elimina
  2. Carlo Maria Alfarano
    Quanti ricordi Antonio... Tanti auguri Alfredo!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e sì, caro Carlo, sono contento che dopo tanti anni, riuscii a mettere in contatto papà tuo, il nostro caro Franco, con Alfredo Bonazzi. Parlarono a lungo al telefono e fui testimone della gioia di entrambi.

      Elimina