L'ho
incontrato di recente nella sua casa in un tranquillo paesino del
Veneto, accanto
al camino, circondato
dai suoi libri, dai
suoi quadri, dai trofei ricevuti
in
occasione dei tanti premi letterari vinti....e
quella volta finalista al Premio Letterario Viareggio.
Una
mente sempre lucida, un'attenzione sempre viva al sociale ed una
voglia di raccontare e ricordare momenti e persone che hanno segnato
il suo percorso letterario e
di vita,
da
Montale a Sandro e Carla Pertini, Paola Borboni e Bruno Vilar,
Roberto Murolo, Aldo Bovio e tanti altri.
L'anno
scorso in occasione della canonizzazione di Papa Giovanni XXIII, la
casa editrice San Paolo ha ripubblicato Quel
giorno di uve rosse – Papa Giovanni dietro le sbarre
che Alfredo Bonazzi pubblicò nel 1973, a
dieci anni dalla scomparsa di Papa Roncalli,
per ricordare la storica
visita del
Pontefice a
Regina Coeli la sera del 26 Dicembre 1958 .
La
raccolta di poesie è
preceduta da una bella presentazione del Cardinale Loris Capovilla
che fu segretario di Papa Giovanni e dalla testimonianza di Nazareno
Fabbretti e dal discorso integrale che il Papa rivolse ai detenuti.
In
occasione dell'ottantaseiesimo compleanno del Poeta oltre a
rivolgergli affettuosi
e fraterni
auguri (cosa
che farò telefonicamente di buon mattino),
mi fa piacere pubblicare una sua
poesia tratta dal libro e la parte di discorso cui fa riferimento la
poesia.
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….Chi
bada all'incenso ? Ma io vi raccomanderei di pensarci spesso.
L'incenso che cosa è a vederlo: materia grezza, materia bruta e
invece accanto al fuoco, ecco che
scoppietta
quà
e là, ecco che diffonde un profumo straordinario, ecco che serve
come simbolo e come espressione del sacrificio...(Papa
Giovanni)
Ci
ha tradito il vento
che
decora di muschio le pietre
e
sottomette gli alberi
al
dominio delle stagioni.
Sembra
tutto concluso,
ora
che all'incenso manca
la
scintilla, il fuoco,
le
braccia disposte
a
profumare il giorno.
Nessun'altra
fede resta
alla
materia grezza di anime
in
penosa allegria.
Ma
doce, dov'è rimasta
la
Parola del Salmo
che
invogliava
a
sollevare lo sguardo
al
cielo troppo nudo?
Tutto
piano piano si fa dolore.
Ma
non è ancora buio:
lungo
tema d'amore,
milioni
di morti allineati
si
fanno linfa dentro la terra
e
si affacciano i bucaneve
dalla
fanghiglia dei rospi
e
mattini di luce
chiamano
in volo verso il sole
uccelli
stanchi di palude.
Alfredo
Bonazzi
Grazie Antonio! Cristina
RispondiEliminaCara Cristina, sai l'amicizia davvero straordinaria che mi lega ad Alfredo ed alla sua Poesia. Fa parte della pagina migliore della mia vita....Un caro abbraccio
EliminaCarlo Maria Alfarano
RispondiEliminaQuanti ricordi Antonio... Tanti auguri Alfredo!
e sì, caro Carlo, sono contento che dopo tanti anni, riuscii a mettere in contatto papà tuo, il nostro caro Franco, con Alfredo Bonazzi. Parlarono a lungo al telefono e fui testimone della gioia di entrambi.
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