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sabato 15 settembre 2018

Francesco sotto attacco


La Chiesa di Francesco è palesemente sotto attacco, fuochi incrociati dall'interno e dall'esterno delle mura vaticane, organi di informazione a servizio dei corvi per lo più collegati alla destra tradizionalista che da sempre ha esercitato il potere di impedire l'attuazione delle riforme e dei fondamentali dei concili ecumenici con particolare riferimento al Vaticano II.

Non è una novità nella curia romana e non sarà certamente l'ultimo degli  attacchi ad un Pontefice, basta ricordare in anni relativamente più recenti, gli anni in cui dominava l'ala più conservatrice con il cardinale Ottaviani che sferrò un duro attacco a Papa Giovanni XXIII accusato di un inaccettabile modernismo , servendosi di Indro Montanelli cui fu fatto pervenire un dossier ben confezionato contro il Papa del Concilio Vaticano II.

La guerra aperta e anche subdola a Papa Francesco da parte di alcuni cardinali e come ebbe a dire qualche tempo fa Raniero La Valle  "...di atei-devoti, tradizionalisti, anticonciliari, leghisti hanno aperto le ostilità. Il sito di Sandro Magister e dell’Espressonline ha dato spazio alle critiche. “Il Foglio” di Giuliano Ferrara ha accusato il papa di eterodossia, modernismo, infedeltà e adulterio con il mondo..."  e più recentemente da tal monsignore Viganò, invischiato in cause con i fratelli per questioni di puro interesse economico, ma soprattutto deluso per una porpora cardinalizia mai arrivata.

Accusare di silenzio Papa Bergoglio sulla pedofilia, tema tenuto soffocato e ben nascosto per decenni  anche da un Papa tanto amato come Giovanni Paolo II, che ha avuto il coraggio di portare alla luce un dramma della Chiesa che non poteva essere più taciuto e su questo tema è scoppiato tutto il livore accumulato per anni dal ricco monsignore e da una occasione ghiotta per quell'apparato che non ha digerito sin dall'inizio l'avvento di questo pontefice fuori dalle beghe della curia romana.

Questa volta il dossier del monsignore è stato affidato ad un organo dell'informazione che non fa numeri considerevoli ma comunque appartenente all'area della destra conservatrice del Paese che ne ha fatto uno scoop che per giorni ha occupato pagine del quotidiano che non credo abbia fatto vendite da record.

Il dramma della pedofilia all'interno della Chiesa, portato alla luce sin dall'inizio del pontificato di Papa Francesco assieme alla ventata di cambiamento,  è strumentalizzato ad arte da quella parte conservatrice e retrogada che in Italia ha trovato oggi il suo punto di riferimento nella forza xenofoba, razzista arrivata nuovamente al governo dopo aver contribuito ai fallimenti di un ventennio , tra comizi e abbracci anche al Sud stringendo una corona del Rosario tra le mani.

Pari strumentalizzazione in buona parte del continente europeo attraversato da forze conservatrici e di estrema destra che del tema immigrazione ne hanno fatto la bandiera vincente portando a galla l'autentica identità subdolamente nascosta.

Ho affrontato altre volte il tema dell'incoerenza dei cattolici, dell'ipocrisia e del semplicistico e superficiale giudizio degli stessi su uno dei momenti più delicati del cammino della Chiesa che con l'avvento di Francesco ha iniziato un percorso di recupero di una identità cristiana per troppo tempo stuprata, violentata non solo da quella parte dei burocrati, carrieristi e affaristi in rosso ma anche da una considerevole parte che da sempre definisco i cristiani della Domenica, che farebbero bene a recitare meno rosari e maggiori esami di coscienza per la pessima testimonianza sia in politica che nella società in genere.

La solitudine di Francesco, che immagino immensa, sia colmata da quanti hanno a cuore le sorti di una comunità millenaria che non ha bisogno nè dei tanti Viganò, dei tanti funzionari e burocrati nelle nostre Chiese nè dei burattini della Domenica ma di testimonianza e azione concreta e coerente sull'unica strada tracciata da sempre dal Vangelo.

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