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martedì 19 giugno 2018

Vergogna ! Se ancora questa parola ha un senso

Le parole ormai non contano più, neanche più la commozione, pare sia sparita dai commenti e dal cuore di madri, padri, nonne, zii di bambini ben protetti in case sicure, non come i duemila rinchiusi in gabbie come  animaletti separati dalle loro mamme e padri per volere del Presidente del Paese culla della democrazia sbandierata ai quattro venti ma tristemente calpestata nei diritti umani più elementari.

In più parti del mondo guerre alimentate da quell'occidente che finge di non conoscere le motivazioni di quel fiume umano che attraversa deserti e mari per sperare in un giorno di vita.

Pappagalli della politica più mediocre lanciano proclami e provvedimenti inattuabili ma che fanno tanto bene alla propaganda e a soddisfare gli animi di un genere umano sempre più disumanizzato che pare abbia finalmente trovato i propri paladini per un eccitamento generale, che vomita quotidianamente sui social tutto il proprio odio, la propria avversione nei confronti di chi comunque è diverso e non serve ai propri comodi.

Nel silenzio dei paladini del nuovo, dell'onestà gridata ai quattro venti e supportati dai soliti scrivani in attesa di occupare poltrone di televisioni e giornali, rispondono con battute da sagrestia ai proclami di sapore elettorale dei loro compagni d'avventura ormai al comando dell'allegra brigata.

I cristiani della Domenica, quella gran parte di  abitudinari frequentatori settimanali di chiese dove la commozione e la pietà hanno lo spazio di pochi minuti per poi riversarsi sui luoghi di lavoro, in famiglia, al bar, nei circoli e vomitare quanto di peggio su quelli che neanche reputano loro simili ma accogliendoli quando fa comodo per le loro esigenze familiari sottopagandoli.

Vergogna ! Se ancora questa parola ha un senso.

I non sono razzista ma, portateli in casa vostra, aiutiamoli a casa loro, e altre cazzate generate dall'unico elemento comune che è l'ignoranza e l'egoismo, hanno stancato ed è tempo che ciascuno prenda le distanze e isoli i seminatori di odio e si impegni per la costruzione di una società più giusta, più umana , nient'altro che più umana.

Fuori dalla politica  razzisti e seminatori di odio e loro complici, fuori dalle chiese i doublefaces della Fede ipocriti e incoerenti, occorre ricostruire una società volutamente svuotata dei suoi valori fondanti facendo tabula rasa di vecchie e nuove figure inutili e dannose, incapaci e pericolosi, mettendo al centro della politica le persone e i loro bisogni, facendola finita una volta per tutte con i parolai che tanto piacciono a quanti hanno una visione della politica ciarlatana che riesce soltanto a soddisfare egoismi e odi repressi.


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