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martedì 21 giugno 2016

Rottamazione sicura ma cambiamento vale per tutti ?

Il Presidente del Consiglio e Segretario del Partito Democratico, l'ex Sindaco di Firenze apparso sulla scena politica, e mai scelto dagli elettori, al grido di rottamazione,rottamazione ha ammesso che la gente ha votato per il cambiamento e per le persone normali (sarei curioso di sapere se tra i normali Matteo Renzi  ha compreso anche il Sindaco di Napoli).

Fallita la rottamazione durata il tempo di far fuori D'Alema e Veltroni, queste elezioni, in particolare nelle maggiori città, hanno rappresentato il cambiamento, ma per tutte? Dietro ogni rottamazione c'è per tutti un progetto politico? Un'idea di città? 

Qualche perplessità ce l'ho non certo per Napoli che è stata una riconferma del cambiamento dopo cinque anni di Amministrazione attaccata da tutte le parti stampa compresa, ma parlare ad esempio di Roma ritengo sia presto definirlo cambiamento, per ora è cominciata una nuova fase che dovrà essere confermata dal buon governo, dalla buona amministrazione e tra cinque anni tornare al giudizio degli elettori.

Al momento Roma ha spazzato via una classe politica in maggioranza corrotta ed efficiente soltanto per i propri affari e quelli delle cricche, ha mandato a casa una classe politica affaristica lontana anni luce dagli ideali dei partiti di provenienza ed il PD è stato il capofila del tradimento di quei valori sbandierati ai quattro venti nelle adunate.

Va riconosciuto al Presidente Renzi la buona intuizione della rottamazione presa a prestito e messa in pratica però a Napoli, a Roma, a Torino ed in altri comuni da quanti non si sono accontentati delle sole enunciazioni dell'ex Sindaco di Firenze.

In verità prima che Matteo Renzi  partorisse l'intuizione già a Napoli nel 2011 fu avviata una rottamazione dei centri di potere affaristici che per decenza e rispetto delle cose serie non definisco Partiti e chi non vuol vedere ed ammettere questa verità o è in malafede o appartiene a quell'alta percentuale di astenuti che non ha inteso immischiarsi nelle faccende che però li riguarda, e come!

Ora occorre mettersi al lavoro e chi ancora intenderà continuare la campagna elettorale lo faccia pure, si diverta, non partecipi ai Consigli Comunali come ha fatto nella scorsa sindacatura il candidato Lettieri ,tanto a pagarne le spese sarà sempre e soltanto la città.






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