L'informazione, in particolare quella locale, troppo impegnata a rincorrere e a fare da megafono ai soliti personaggi disperatamente in cerca di consensi per le prossime amministrative, non sembra abbia prestato la dovuta attenzione al documento sottoscritto da Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta,Sergio Tanzarella, storico della Chiesa,Alex Zanotelli, missionario comboniano,Francesco de Notaris, ex senatore e attivista per la pace, Francesco La Saponara, ex deputato e docente universitario.
L'Unione Stampa Cattolica ha conferito nei giorni scorsi al Ministro Pinotti il Premio Napoli Città di Pace che, sia ben chiaro, pur citando la città di Napoli, nulla ha a che fare con la volontà della città e della sua Amministrazione.
Ecco il documento al quale appongo idealmente la mia firma:
Un
premio che offende i morti. Vergogna!
Dobbiamo
con profondo rammarico denunciare che la capacità mimetica della
guerra e la giustificazione della violenza si accrescono in modo
inatteso nella generale indifferenza con un uso e un abuso della
parola pace. Ne è stata dolorosa prova l’attribuzione il 13 aprile
2016 del premio Napoli Città di Pace all’attuale ministra della
Difesa Roberta Pinotti da parte dell’Unione Cattolica Stampa
Italiana. Le motivazioni del premio a lei dato costituiscono una
offesa all’intelligenza e sono un monumento alla mistificazione:
Raffaele Nogaro |
I
notevoli primati del suo ruolo strategico e riformatore in materia di
difesa nazionale e internazionale, declinati al femminile in piena
coerenza con un impegno al servizio della politica come forma più
alta d’amore, che, mette sempre al centro a tutela e la dignità
della vita umana».
Ci
chiediamo da quando i ministri della Difesa si occupano della tutela
e della dignità umana e non invece dell’organizzazione e
realizzazione della guerra sebbene sotto la denominazione edulcorata
e rassicurante di missione di pace e operazione di polizia
internazionale?
Le guerre in Iraq, i bombardamenti della Serbia e
della Libia, la guerra in Afghanistan sono le azioni scellerate che i
governi italiani e i ministri della Difesa hanno promosso riuscendo
sia ad aggirare l’articolo 11 della Costituzione, sia a fare
ulteriormente ingrassare i fabbricanti di armi complici dei
Parlamenti fatti da maggioranze di alza paletta che rinnovano
esorbitanti finanziamenti per sistemi d’arma, bombe, missili, aerei
e navi da guerra tanto da non avere più denaro per curare i malati,
istruire i giovani, sconfiggere le marginalità sociali.
Alex Zanotelli |
Francesco de Notaris |
La
stessa ministra Pinotti, sempre pronta a mettere a disposizione
soldati italiani per tutte le guerre del pianeta, ha intuito il
paradosso della concessione del premio e, prevedendo critiche ha
affermato: «Potrebbe sembrare paradossale premiare un ministro che
si occupa di Difesa e Forze armate con un premio per la pace, ma si è
capito che non è affatto paradossale perché le nostre Forze armate
operano proprio per garantire la sicurezza dei cittadini, la
stabilità delle Istituzioni e lavorano quotidianamente per riportare
la pace».
Francesco La Saponara |
Sarebbe
istruttivo per tutti che a queste affermazioni potessero replicare i
civili uccisi dalle bombe italiane, i morti iracheni uccisi a causa
della fantomatica arma letale per cui venne combattuta – anche da
parte degli italiani – quella guerra. E soprattutto dovrebbero
parlare le centinaia di militari italiani morti e le migliaia di
ammalati di cancro a causa dell’uranio impoverito alle cui polveri
furono esposti senza alcuna protezione. Gli orfani e le vedove di
quei militari, cui sono negate anche forme di assistenza,
meriterebbero di non essere offese da questo premio.
È
certo molto inquietante e moralmente grave che il premio sia stato
promosso e attribuito dall’Unione Cattolica Stampa Italiana
Campania nella persona del suo presidente regionale Giuseppe Blasi e
della vicepresidente nazionale Donatella Trotta con la partecipazione
dell’assistete spirituale dell’Unione il salesiano Tonino
Palmese. L’Unione Cattolica Stampa Italiana ha commesso un grave
errore che noi qui denunciamo. A chi il prossimo premio per la pace?
A Finmeccanica? È evidente che l’Unione non presta attenzione alle
parole che papa Francesco ha pronunciato, ripetutamente in questi tre
anni, contro i fabbricanti di armi e i loro mediatori e clienti. Armi
che sono realizzate con il solo scopo di uccidere, per essere
utilizzate in questa terza guerra mondiale a puntante nella quale i
ministri della Difesa italiani hanno avuto e hanno un ruolo non di
comparse, ma di protagonisti premiati in nome della “pace”. Ma
questo non è un paradosso, è soltanto vergognoso.
Sergio Tanzarella |
Raffaele
Nogaro, vescovo emerito di Caserta
Sergio
Tanzarella, storico della Chiesa
Alex
Zanotelli, missionario comboniano
Francesco
de Notaris, ex senatore e attivista per la pace
Francesco
La Saponara, ex deputato e docente universitario
Sottoscrivo anch'io .è assurdo parlare di pace quando ci sono di mezzo soldati .vendita d'armi ,soldi ..miliardi spesi per aerei da guerra .La PACE ha un significato ben più profondo e non è mai associabile alla morte e alle armi. Angela Talu
RispondiElimina3.05.2016 - By Nino Maiorino - Utopie...
RispondiEliminaPer la Chiesa non sono utopie ma pilastri di una dottrina, di una Fede
EliminaMp Pudino
RispondiEliminaCon Alex Zanotelli, Associazioni pacifiste napoletane, hanno partecipato allo sdegno e alla denuncia. La Rete contro la guerra e contro il militarismo, Il Comitato Pace e Disarmo, il gruppo antimilitarista ...E la caserma crollò, invitano il Cardinale Sepe, che vergognosamente ha premiato la ministra della guerra, a fare autocritica.
Antonietta Matrone
RispondiEliminaPiù che altro sembra l'unione a delinquere con tutti gli scandali, le omissioni, le collusioni, eccc. , la chiesa ha smarrito la via del Signore!!