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venerdì 18 gennaio 2013

Dico e non dico, Sì anzi No...


Senza voler entrare nel merito della patrimoniale che, a mio avviso, andava fatta prima d’ogni cosa,  per attuare quel principio di equità tanto sbandierato dal Senatore Monti, invece di cominciare dal basso colpendo lavoratori , pensionati e cittadini proprietari di un’unica casa, è triste dover constatare l’allineamento del Segretario del Pd Bersani  al Cavaliere Berlusconi non tanto sul tema della  patrimoniale ma in quanto al principio dell’oggi smentisco quanto detto ieri.

Senza voler minimamente spodestare il Cavaliere dal suo primato della negazione perpetua  e della smentita del giorno dopo, il mite Bersani adotta anche lui la strategia della comunicazione confusionale, quella teoria per la quale ancora una buona parte di cittadini nella continua altalena dell’oggi dico una cosa e domani un’altra , optano alla fine di votare ugualmente il mentitore di turno.

Quindi, stando all’ultima versione valida fino a smentita, il Segretario del PD non vuole la patrimoniale e mi affretto a pubblicare questo scritto non sapendo cosa dirà tra qualche minuto.

Ricordo che agli inizi della  carriera, il mio dirigente di riferimento  mi inculcò la strategia del  dico e non dico  , cioè quella formula da adattare a tutte le circostanze  quando si mette nero su bianco, così, diceva, non potranno mai dirti che hai dato per certo quella  tal cosa e se sei stato incauto non applicando questo principio, a distanza di tempo scrivi un’altra lettera che mette in dubbio ciò che hai detto in precedenza.

Sarebbe ingeneroso indicare solo in  Bersani e Berlusconi gli uomini del dico e non dico senza metterci pure il Professore Senatore a vita che a differenza dei due compie un’operazione diversa, prima  dice con i fatti ,facendosi approvare dai due i provvedimenti e poi promette di eliminarli o modificarli.

Per onestà intellettuale va detto che anche chi rappresenta il nuovo, se non altro perché nuovo all’esperienza politica e nuova è la formazione, Antonio Ingroia prima dice di poter valutare il patto di desistenza col PD  per poi smentirlo il giorno dopo ma, in verità,  gli andrebbe  dato almeno il beneficio dell’inesperienza.

Corro a pubblicarlo per non essere smentito da dichiarazioni dell'ultimo minuto.    

6 commenti:

  1. Lina Tammaro
    il politico che avrei voluto votare io non c'è più, è morto.

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    1. Dovremmo votare le idee,le proposte e rifiutare le personalizzazioni dei partiti.

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    2. Lina Tammaro
      infatti LUI aveva l'idea di sfamare tt le famiglie......un certo Gesù di Nazaret!

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    3. Voli troppo,troppo Alto ma Lui è più che vivo!

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    4. Lina Tammaro
      allora è LUI ke aspetterò....

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  2. Raffaella Forgione
    Benvenuti nel fantasmagorico mondo della pessima politica della nostra Italietta.

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