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| Buvette Camera dei Deputati |
I promotori della proposta di legge popolare sostitutiva della legge applicativa dell’Art. 6 della Costituzione e cioè la legge 31 ottobre 1965, n. 1261 composta dell’unico articolo:
I PARLAMENTARI ITALIANI ELETTI AL SENATO DELLA REPUBBLICA, ALLA CAMERA DEI DEPUTATI, IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, I MINISTRI, I CONSIGLIERI E GLI ASSESSORI REGIONALI, PROVINCIALI E COMUNALI, I GOVERNATORI DELLE REGIONI, I PRESIDENTI DELLE PROVINCE, I SINDACI ELETTI DAI CITTADINI, I FUNZIONARI NOMINATI NELLE AZIENDE A PARTECIPAZIONE STATALE, ED EQUIPARATI NON DEBBONO PERCEPIRE, A TITOLO DI EMOLUMENTI, STIPENDI, INDENNITÀ, TENUTO CONTO DEL COSTO DELLA VITA E DEL POTERE REALE DI ACQUISTO NELL'UNIONE EUROPEA, PIÙ DELLA MEDIA ARITMETICA EUROPEA DEGLI ELETTI NEGLI ALTRI PAESI DELL'UNIONE PER INCARICHI EQUIVALENTI."(gruppo su FB NUN TE REGGHE PIU')
Il 3 agosto sarà un mese dalla costituzione del gruppo più numeroso su FB che, ad oggi, ha raggiunto quasi le 15.000 adesioni contro i privilegi della casta dei politici,degli intoccabili che in questi giorni ed in particolare dopo l'ultima finanziaria è sotto il tiro di numerosi gruppi che sulla rete hanno acceso un dibattito serrato con tanto di proposte e scadenze ravvicinate per iniziative che promettono veri e propri attacchi nei limiti previsti dalla Costituzione.
Porta il nome del celebre motivo di Rino Gaetano Nun te regghe più il gruppo fondato da Mario Rigli che elencava una serie di fatti,personaggi oggi molto attuali : ...i ministri puliti, i buffoni di corte,ladri di polli,superpensioni,ladri di stato e stupratori,il grasso ventre dei commendatori,diete politicizzate,evasori legalizzati,auto blu,sangue blu,cieli blu,...
Un fenomeno quello in rete che quotidianamente vede moltiplicarsi il nascere di gruppi, di singole persone o di sedicenti superinformati che promettono rivelazioni bomba come quello più recente dell'ex portaborse licenziato (?) che sembra più appartenere al mondo dei rotocalchi di gossip che al misterioso mondo delle stanze dei bottoni.
La credibilità dei gruppi è nella loro capacità di andare oltre la denuncia, formulando proposte concrete e seguendo un percorso non facile che sia coerente con i principi fondanti, vigilando sulle adesioni strumentali che inserendosi nel dibattito possono essere fuorvianti e devianti al punto di snaturare l'identità del gruppo.
Ben vengano i controlli sugli interventi, qualunquisticamente definiti da taluni come censura ma che servono a non deviare dalla linea tracciata per il raggiungimento dell'obiettivo.
I gruppi superinc......ti legittimamente fanno la loro parte ma non producono nulla nel dibattito che invece deve essere sempre più aperto e pertinente, capace di formulare proposte concrete e credibili divulgando atti e comportamenti scandalosi della classe politica andando oltre il sensazionalismo ed evitando le generalizzazioni evidenziando quei comportamenti virtuosi coerenti con il ruolo istituzionale.
Ben vengano i filmati di interventi alla Camera dove di recente si è assistito alla bocciatura della proposta di abolizione dei vitalizi da parte del gruppo dell'IDV, ben vengano i filmati di giornalisti dalla schiena dritta che documentano la difesa a tutto campo dei privilegi della classe politica, ben vengano tutte quelle voci che risultano in linea con l'abolizione più totale di quei comportamenti indegni per chi è delegato a rappresentare il popolo sovrano, parole tanto declamate ma mai rispettate.
Quando la rappresentanza politica non ha la capacità o, peggio, non ha la volontà di autoregolamentarsi per ridare credibilità ed autorevolezza alle Istituzioni, il popolo deve mettere in moto quegli strumenti che la Costituzione saggiamente prevede.
Gli appelli pur numerosi sulla rete per grandi mobilitazioni di piazza non serviranno mai a nulla se a monte non vi saranno iniziative concrete con opportuni strumenti che possano modificare l'esistente.
Andare oltre la denuncia per costruire un futuro migliore per le nuove generazioni.

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