Napoli è ultima tra le 103 città italiane ma il Presidente della Provincia è convinto che in tre anni diventi la più avanzata del Paese in materia di ciclo dei rifiuti, il Sindaco fantasma , sull'orlo di una crisi di nervi, pare non accorgersi di nulla e da in escandescenza quando si osa dire la verità, come accaduto sere fa dopo la proiezione del corto Le piazze di dentro del giovane e bravo regista Giuseppe Cembalo, documentario commissionato dalla Fondazione Premio Napoli,Vodafone e Centro Hurtado sul degrado sociale ed urbano di Secondigliano, periferia di Napoli con il più alto tasso di criminalità in Italia.
Non risultano particolari reazioni del mondo della cultura tranne l'apprezzabile appello di alcuni intellettuali...osservatori a distanza, che hanno il merito di aver constatato la resa di quanti avrebbero il dovere di indignarsi.
Come se nulla fosse la classe politica locale da destra a sinistra passando per il centro è già proiettata per la prossima scadenza elettorale per l'elezione del nuovo sindaco che in presenza di uno sfacelo senza precedenti, in particolare per il problema rifiuti, si trastulla in incontri pubblici con i soliti noti.
A sinistra, in preparazione delle primarie, i soliti uomini di apparato, tranne possibili novità dell'ultim'ora; a destra ipotesi delle più stravaganti tra lo stimato re delle cravatte Marinella e la bella Ministra.
Questo ad oggi il quadro su uno sfondo indecente di una condizione del problema rifiuti ancora gravissima nonostante le rassicurazioni dei tre giorni prima e delle due settimane dopo in attesa del prossimo annuncio che non si sa neanche se sarà in grado di farlo per la risoluzione del problema.
Occorre avere il coraggio di ammettere che la città è in piedi solo per le sue realtà naturali, storiche ed artistiche ma è letteralmente sprofondata in un degrado che bisogna smetterla di nascondere con le solite frasi ad effetto che ormai non hanno più alcun significato e che contrariamente hanno l'effetto di non far prendere coscienza a tutti livelli, in tutti gli strati sociali di un decadimento vergognoso che questa città per i suoi trascorsi andava difesa, tutelata, amata da quanti hanno speculato ed ingannato per anni la povera gente ormai adagiata su un sistema clientelare non più sostenibile.
La vivacità culturale ancora percepibile, è opera dei singoli, di associazioni, di comunità che ormai abbandonate a se stesse continuano ancora a portare avanti progetti coraggiosi che fanno ancora sperare in una rinascita.
Occorre spazzare via oltre le tonnellate di immondizia anche tutta quella classe di amministratori incapaci, non solo rottamando come dice il sindaco di Firenze, ma individuando nella società civile persone autorevoli di provate capacità e soprattutto non compromesse ed al servizio di cupole varie ma in grado di rivoluzionare un sistema che ha fallito e che rischia di compiere disastri ancora peggiori.
Credo sia arrivato il momento che la società civile si prenda le proprie responsabilità per spazzare via gli incapaci e soprattutto i ladri.
RispondiEliminaLa società civile siamo noi. Spesso mi chiedo come entrare nel vivo della cosa pubblica ma, poi, parlando con amici e conoscenti ed ascoltando in giro mi rendo conto che la gente non vuole partecipare. Noto molto individualismo e credo sia terreno fertile per incapaci e ladri.