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Questa
Domenica mi fa piacere dedicare una riflessione a questo centro di
relazioni umane virtuale che è Facebook.
Inizialmente
ciascuno si assicura un nutrito numero di contatti chiamato con molta
falsità “amici”; per carità, potrebbe in alcuni casi, due,tre
su 1,11 miliardi di utenti che questo Social network conta da circa
dieci anni di vita.
In
media su cento contatti interloquiscono più o meno assiduamente un
10/20 %, altri leggono,osservano, spiano e se intendono esporsi
cliccano un “mi piace”, al massimo condividono.
Ci
sono quelli che postano vignette,pensieri, citazioni preconfezionate,
altri riportano notizie di stampa in maggioranza guai, tragedie, foto
di massacri, furti,appropriazioni indebite preferibilmente di
politici locali e nazionali, prodotto che non manca mai.
I
video, alcuni carini e gradevoli, altri con la nota “ da vedere
prima che lo censurino “ anche se sono presenti da mesi e mesi e
nessuno se li fila ma serve unicamente a far rendere il prodotto.
Ci
sono ,poi, quelli che postano unicamente in lingua inglese e,peggio,
quelli che condividono per far capire che.....hanno capito.
C'è
poi una folta schiera di utenti che sfoga la propria rabbia,la
propria contrarietà ad un Amministrazione Comunale, ad un Sindaco,
il più delle volte di sera, tornando a casa dopo aver atteso a lungo
un autobus, messo il piede in una buca o per non aver trovato il
parcheggio sotto casa.
Non
mancano coloro che inveiscono contro tutto e tutti, che puntano il
dito verso chiunque, che prevedono catastrofi ad ogni angolo di
questo mondo, mai con una buona notizia.
Gli
specialisti sono quanti fanno girare filmati,foto e pensieri di
sconosciuti pseudo scienziati e tuttologi che hanno sempre e solo
certezze nei campi più disparati, dall'alimentazione, alla cura
delle malattie, a fenomeni metereologici o stellari, quelli capaci di
prevedere tutto l'imprevedibile, specialisti nel rovinare la giornata
se letti al mattino e la notte se di sera.
Le
categorie sono tante ma fortunatamente anche quelle capaci di
intavolare un dialogo, un confronto, discutere di arte,letteratura,
poesia e perché no anche di politica,lavoro,diritti.
Tralascio
la spazzatura mediatica sempre presente ma quella va....
differenziata per categorie ben più preoccupanti.
Un
grande strumento ingiustamente additato come colpevole di far
incontrare la gente solo virtualmente non dando anima ai contenuti.
E'
la nuova piazza, è una modalità di incontro che se utilizzato come
si dovrebbe è strumento di democrazia realmente partecipata e come
ogni piazza ha le persone serie, perbene, costruttive e anche i suoi
imbecilli, volgari,presuntuosi,etc.
Buona
Domenica a tutti.
Innanzitutto, contracambio l'augurio nonostante il brutto tempo.......sembra l'autunno e fà pure freschetto.Certo come inizio di giornata,nel leggere la tua riflessione come sempre obiettiva-onesta-leale,non c'è male.E' in dubbio che l'ottimismo,il fare e la speranza,anche cristiana,sono meglio del pessimismo(nella fattispecie.....il mio) ma alla fine contano i fatti concreti,sono quelli che danno credibilità-affidabilità-certezze e dunque speranze e voglia di fare, e visto i "piattini"che c'hanno rifilato la banditesca casta dei politici,degli imprenditori(quelli disonesti),delle banche(strozzini legalizzati),dei professionisti (gli azzeccagarbugli),dei grand commis ( i mariuoli di stato) perfino gli allenatori (vedi Prandelli insieme a quei viziati e strapagati calciatori)..... di tutte le parrocchie.......avere dei dubbi è legittimo.Le certezze incrollabili come dici bene tu,nell'umana storia,hanno portato anche grosse tragedie e non è saggio(dicono i saggi ! ) diffidare di chi non ha dubbi.Guai;non che io sia saggio,ci mancherebbe, ma mi scoccia rimanere ancora deluso.E' una difesa psicologica per non essere fregato;l'altra è quella di non andare più a votare.E' un atteggiamento "malamente" rinunciatario,me ne rendo conto, soprattutto nei riguardi dei nostri nipoti e figli ,anche perchè la caramella a " nuie c' 'a fann' zucà" ma è l'unico Gandhianamente applicabile. O no ?...........e ritornano i dubbi !
RispondiEliminaCaro Bruno,
Eliminaè sempre un piacere trovare un tuo commento-riflessione sempre schietto e genuino ma soprattutto onesto.
Ho sempre diffidato di quanti non hanno dubbi ma solo certezze, in tutti i campi.
I dubbi aiutano a ricercare la verità e a capire meglio se stessi e gli altri.
Un caro abbraccio
Chiara Mente
RispondiEliminala nostra piazza di incontri, un'agorà!
Michele Morace
RispondiElimina...concordo : le stesse situazioni, personaggi li possiamo incontrare in un " salotto " , al teatro su un autobus...
Angela Talu
RispondiEliminami piace la definizione di Piazza che dai a FB.Sta all'intelligenza delle persone fare buoni ,cattivi o insulsi incontri..proprio come nella reltà.Buona Domenica
Giacomo Miloro
RispondiElimina..."Tralascio la spazzatura mediatica sempre presente ma quella va.... differenziata per categorie ben più preoccupanti."....
Adriana De Leva
RispondiEliminaMi piacerrimo..... Antonio Salzano
Grazie Adriana
EliminaAntonio , condivido in pieno!!!!!!
RispondiEliminaAnnaMaria Gammaldi
Luca Sabatinelli
RispondiEliminaBella riflessione. Molto puntuale e sentita. Sono d'accordo sul concetto della "nuova piazza" con la sua varia popolazione. Per molti cittadini di questa piazza, però, il virtuale sostituisce il reale, diventando l'unico mondo possibile. E questo mi mette tristezza.
Hai ragione il rischio c'è ma pensa a quanti rapporti ormai persi,trascurati non per cattiveria ma per come va la vita, per come si corre e non si da priorità ai rapporti che contano, sono stati recuperati e valorizzati. Comunque grazie del tuo apprezzamento che, come sempre,mi fa piacere in modo particolare. Un abraccio
Elimina15.07 – Antonio, Facebook, come tu dici, “è la nuova piazza, è una modalità di incontro che è uno strumento di democrazia realmente partecipata e come ogni piazza ha le persone serie, perbene, costruttive e anche i suoi imbecilli, volgari, presuntuosi,etc.”
RispondiEliminaE così anche gli altri social network.
Ovviamente sta all’utilizzatore usarlo con cautela, discernimento e saggezza; molti lo criminalizzano, altri lo osannano e lo adorano, c’è chi passa ore a leggere, postare, caricare foto e video. A me piace poco, anche perché è molto dispersivo e poco sicuro.
Ma riconosco che è uno strumento che, usato bene e con moderazione, può comportare benefici e scambi; purtroppo, se usato male, può provocare danni e malanni.
Detto questo sono d’accordo sul fatto che il “saggio diffida di chi non ha dubbi”: solo lo stupido vive di perenni certezze, secondo me chi ha dubbi, è solo uno che vuole capire, approfondire, nel continuo desiderio di migliorare e migliorarsi.
Non condivido (pure se lo comprendo) l’atteggiamento di chi, stanco e sfiduciato, non va a votare: fa danni solo a se stesso, ai suoi figli e nipoti, e fa il gioco di quanti, forti di mille certezze, votano sempre, e magari, il più delle volte, votano male.
Io voglio contare, il mio voto è una milionesima parte, ma se lo esprimo partecipo, combatto e sono vivo, al contrario sono un vinto e …
Ciao. N.M.
Condivido tutto ...tranne l'ultima considerazione; alle Europee non ho votato per la prima volta nella mia vita, il disgusto ha superato il limite e la consapevolezza di non contare nulla con governi che da tempo non rappresentano più la volontà popolare. Ma questo è un altro tema, preferisco tacere.Ciao caro Nino
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