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venerdì 11 luglio 2014

Vado a trovare un amico

E' notizia di ieri che Papa Francesco si recherà a Caserta non per una visita ufficiale ma per un incontro privato con un suo amico pastore evangelico con il quale da tempo intrattiene un rapporto di amicizia e di dialogo ecumenico.

Non oso immaginare le reazioni non solo della Curia casertana colta di sorpresa ma di quella romana sempre pronta a criticare ogni passo fuori degli abituali canoni.

Ma non sono solo gli ambienti della Chiesa Cattolica e dei soliti integralisti tradizionalisti che non hanno mai mosso un dito nei momenti più bui della comunità preferendo il silenzio generale al cospetto di nefandezze ed episodi aberranti ma anche in ambienti della Chiesa Evangelica che non hanno gradito il rapporto che da tempo intercorre tra il Pastore Giovanni Traettino e Papa Bergoglio.

La notizia mi ha riportato indietro di poco più di un anno, periodo nel quale incontravo spesso il mio amico Franco Alfarano sacerdote tornato allo stato laicale dotato di una Fede esemplare che ha caratterizzato la sua vita fino alla sua scomparsa nel dicembre scorso, che per molti della mia generazione è stato un punto di riferimento determinante.

All'indomani della elezione di Papa Bergoglio, parlando già nel marzo scorso con fatica, mi disse: Ci siamo, è l'uomo che ricostruirà la casa da molti demolita e che sorprenderà continuamente e finalmente  tornerà con forza il dialogo con le altre Comunità Cristiane, argomento che lo aveva sempre appassionato e in cui ha sempre creduto con forza, frequentando da tempo e avendo un dialogo costante con i fratelli separati.

L'azione di Papa Bergoglio anche sulla strada del dialogo interreligioso scandalizzerà i tanti che hanno in questi cinquant'anni dal Concilio eretto muri e opposto ostacoli a tutti i livelli ma Francesco incurante dei chiacchiericci sarà dal suo amico Pastore casertano per continuare un dialogo cominciato dai tempi in cui Papa Bergoglio era Vescovo di Buenos Aires.



5 commenti:

  1. Paolo Colonnella
    Bergoglio: vescovo di Roma e uomo del dialogo

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  2. Antonio, è uno "gruoss' ";speriamo che DIO lo protegga e che lo lascino lavorare,capisc' a 'mmè,qualche "lupo grigio",indigeno e non,può stare sempre in agguato.Ma è mai possibile che le religioni invece di unire,dividono e sono usate per violenze,massacri,persecuzioni nonostante che tutte professano pace,amore,fratellanza,condivisione,giustizia,equità.Dove stà il corto circuito ? Sarà l'uomo che,allo stato dei fatti,è 'na capa 'e 'mbrella ? Ma ha fatt' 'n affare a crià l'omm' ? O c' vuless' 'na ramazzata ?

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    1. Caro Bruno, anch'io ripeto sempre, speriamo che non gli accada mainiente per mano perversa.....Che Dio ce lo conservi a lungo

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  3. 16.07.2014 – Caro Antonio, condivido tutto quello che hai scritto e quello che diceva Padre Alfarano: Papa Francesco è Colui che ricostruirà la casa da molti demolita e che sorprenderà continuamente e finalmente tornerà con forza il dialogo con le altre Comunità Cristiane.
    Questo Papa ha già dato una scossa alla Chiesa, è un esempio di sobrietà e le dato una grandissima svolta, ha liberato il Vaticano da tanti parrucconi, dai tanti “funzionari” che stavano in Vaticano come potevano stare in qualsiasi altro organismo inutile (quanti ce ne sono nelle nostre Istituzioni) e ha denunciato con fermezza pedofilia, mafia, malaffare, ho dato speranza ai “diversi” in tutti i sensi, ha mostrato il volto umano del cristianesimo, dicendo: “chi sono o per giudicare”.
    Grandissimo Papa, grandissimo uomo, uno dei pochi fari non solo nella Chiesa, ma nel mondo intero, al quale voglio solo dire, da cristiano credente, anche se non sempre praticante, pieno di dubbi e di incertezze, il mio umile “grazie” per non farmi sentire un emarginato, un cristiano-credente di serie “z”.
    Grazie anche a te, caro Antonio, che ci dai la possibilità di aprirci, di approfondire, di tentare di capire.
    N.M.

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