Non è facile passare dagli splendidi versi del poeta Bonazzi del precedente post alla realtà politica che di politica ha ben poco ma molto di chiacchiericcio inutile, ipocrita e fasullo.
La notizia di ieri, non è altro quello che tutti sapevano e che oggi si fa finta, in un delirio generale, di non ricordare, di non sapere, un po' come il segreto di Pulcinella.
Era l'estate del 2011, l'estate dei continui litigi tra Berlusconi e Tremonti e della crisi che avanzava ma soltanto i due giuravano fosse frutto della fantasia degli italiani.
L'uomo delle smentite del giorno dopo smentiva anche la crisi e c'era chi si preoccupava che il Paese finisse nel baratro.
Si può essere o meno d'accordo sulla soluzione Monti, sulla opportunità forse di sciogliere le camere e andare al voto ma ciò non toglie che Napolitano si trovò di fronte ad una scelta che non consentiva indugi e perdite di tempo.
I disastri del governo Berlusconi e i provvedimenti economici di quell'estate non possono essere facilmente dimenticati dallo smemorato popolo italiano.
Vero è che l'operazione del Professore Monti, pur tamponando falle enormi, si è mostrata fallimentare sul piano politico e vergognosa sul piano del'imposizione fiscale cominciata dai redditi più bassi a salire e non come ragionevolmente ci si aspettava dall'alto verso il basso e la sua discesa o salita nella competizione elettorale è stata la prova di un fallimento che soltanto il figliuol prodigo Casini non s'aspettava.
Pur non condividendo le successive mosse del Presidentedella Repubblica gli sono particolarmente grato di aver tolto dalla scena di Governo,appena in tempo ma ormai troppo tardi, l'ex Senatore, anche se a riesumarlo ci ha pensato il giovane e gagliardo Sindaco fiorentino e a tenerlo in vita ci penseranno ancora una volta gli italiani.
11.02.2014 - Antonio, questa volta concordo "in toto" con te.
RispondiEliminaNoi siamo un popolo ipocrita, che si scandalizza di cose ovvie se fatte alla luce del sole, ma disponibilissimo a far passare le cose peggiori se fatte in incognita.
Oggi tutti si scandalizzano che Napolitano, prendendo atto della situazione, si sia dato da fare (e fu l'unico) per trovare una soluzione che ci evitasse il baratro. E bene hai fatto a riportare una prima pagina del “Sole 24 Ore” dell’epoca, che ci ricorda solo un aspetto di quella crisi.
Magari sarà pure andato al di là dei suoi poteri (i costituzionalisti diranno se ciò è vero), ma non siamo noi per primi a invocare modifiche costituzionali che diano qualche potere in più a chi ha l'onere di guidare questo paese?
Altra ipocrisia: a qualcuno andrebbe bene che quei poteri in più venissero dati al Premier (magari un Berlusconi) e non ad un Presidente della Repubblica che dovrebbe avere effettivamente qualche possibilità in più di incidere sulla conduzione del paese, specialmente nei momenti di crisi assoluta?
Nino Maiorino
Ci sono troppi quaquaraquà!
EliminaUn abbraccio caro Nino
Michele Morace
RispondiElimina...ma, non è dal " precedente post"...!!! E riguarda Tutti i " manovali£ arruolati dalla CUPOLA , ma proprio TUTTI !!!
Pancrazio La Spina
RispondiEliminaPerché tutto questo infierire contro il Presidente? ma è giusto? è lecito? è giustificato?
A criticare si fa presto poi i fatti sono i fatti. Io, come ho detto nell'articolo, non concordo sulle fasi successive, sull'insistere su un nuovo governo di larghe intese mentre era, a mio parere, necessario fare un governo di scopo a tempo che oltre ai provvedimenti per il lavoro portasse a termine la nuova legge elettorale per non trovarsi nuovamente in una situazione di ingovernabilità. Ma questo è un Paese oltre che senza memoria è troppo pieno di quaquaraquà
EliminaMichele Morace
RispondiElimina....quaqquaraqquà che nutrono e condividono speculazioni personali e di partito...
11.02.12014 - Antonio: A morte i quaquaraqua! Ma se morissero tutti, quanti italiani rimarrebbero? N.M.
RispondiEliminaDomanda da 10.000 punti....
EliminaCaterina Casale
RispondiEliminaIO CREDO, CARO ANTONIO CHE VOLUTAMENTE STANNO DISTRAENDOCI PER FARCI DIGERIRE LA LEGGE-TAGLIOLA CHE STANNO PREPARANDO. CERTO CHE LO SAPEVANO E INOLTRE NESSUNO LI HA OBBLIGATI AD APPROVARE TUTTO QUELLO CHE VOLEVA MONTI, ANZI FORSE VOGLIONO FARCI DIMENTICARE ANCHE QUESTO
12.02.2014 - Non sono d'accordo con Caterina sulla legge-tagliola.
EliminaCredo che dobbiamo uscire dall’equivoco, essere pragmatici e non cadere nel comodo rifugio di chiedere le riforme sapendo che nessuno ha l'intenzione di farle; per poi, appena qualcuno mette mano a qualche riforma, iniziare il coro delle critiche, lamentele, sospetti, eccetera.
Se tutti dicono che il “percellum" è una schifezza (mi scusi Caterina) e, prima di Renzi, per anni e anni tutti i nostri “cari” si sono trastullati nel dire: "... facciamo, stiamo facendo, tra una settimana, ancora pochi giorni, ..." e non concludere e combinare nulla, ora che, grazie a Renzi, una proposta concreta c'è ed è in Parlamento, mi volete spigare cos’è che non va?
Non va bene? Ma è l’unica andata in porto.
Doveva essere migliore; certo poteva: ma in che modo, secondo quali criteri?
Non è che, com’è costume di molti, in attesa di fare le cose “ottime”, non si fa nemmeno l’indispensabile?
Riflettiamo, senza sterili prese di posizione che, com’è dimostrato, non portano a niente, se non al pantano nel quale ora siamo.
Nino Maiorino
Sai caro Nino, qual'è secondo me uno dei problemi alla radice ? La non credibilità di coloro che si propongono come salvatori della Patria che fino a 48 ore fa qualcuno diceva " Mai alla Presidenza del Consiglio senza elezioni". E' di queste ore il contrario. Andassero tutti in malora
Elimina17.02.2014 - Antonio, tu che sei più ferrato di me in materia, certamente ricordi che qualcuno, in passato, ha detto che la politica è l'arte del possibile, non delle idealità. Se questo è vero, e sono convinto che lo sia, non mi scandalizza più di tanto che Renzi (penso che a lui ti riferisca) abbia fatto il contrario di quello che aveva detto qualche giorno prima. D’altra parte non dimentichiamo che alle spalle di tutti c’è sempre Re Giorgio, e quando Re Giorgio chiama e “consiglia” non si discute. Che faccia bene o male, in questo momento non mi sento di giudicare; ricordo solo che l’inefficienza della nostra classe politica ha costretto Re Giorgio ad accettare un secondo mandato, e Re Giorgio ha accettato a precise condizioni, e tutti le ricordano. Ora non sta facendo altro che costringere gli inefficienti politici a seguire la sua strada, il suo programma.
RispondiEliminaChe questo sia bene o male non penso che possiamo dirlo adesso, un fatto è certo: nonostante la perdurante incertezza nella quale viviamo, lo spread continua a scendere, segno che i mercati e l’Europa hanno ancora fiducia in noi, e questo certamente non ci danneggia.
Nino Maiorino