
Mi ha colpito la visione di un uomo con un bambino in braccio e altri tre piccoli che gli erano accanto e tutti e cinque in silenzio salutavano con la mano, in continuazione senza mai fermarsi. Ho rallentato per capire dove era diretto quel saluto continuo e intenso, silenzioso e lontano, struggente e colmo d'amore quando ho visto la facciata dell'istituto penitenziario femminile di Pozzuoli con le sue grate, con i suoi volti invisibili.
Non mi era mai accaduto di vedere una scena simile rimasta incollata alla memoria (e non solo) anche ora che batto le dita su questa tastiera e spengo il televisore per non sentire più parlare di carceri, condono, amnistia e possibili provvedimenti ad personam... che non è vero perchè diretti soltanto a dei numeri che sono anche persone....bla,bla,bla.
In questa enorme confusione dalle larghissime intese, in un clima di sfiducia e sospetti che ormai da tempo non consente più di dare credito ad alcuna notizia che non sia finalizzata unicamente al bene comune, il solo annuncio desta sospetti, in verità più che legittimi dati i precedenti.
Il violento attacco sferrato dai grillini al Capo dello Stato e anche da alcuni uomini della Lega, anche se con motivazioni differenti, rappresenta anche il disorientamento di buona parte dei cittadini ma la risposta del Capo dello Stato nei confronti dei pentastellati è anch'essa difficile da digerire.

Certo, dovendo il Parlamento recepire il messaggio del Capo dello Stato qualche dubbio più che motivato è legittimo averlo sull'applicazione dello stesso.
Ma rientrando anch'io in quanti hanno più di qualche dubbio e consapevole di una situazione incresciosa ai limiti della civiltà lasciata per anni e anni crescere senza mai intervenire, ed anche per questo come la ormai celeberrima riforma della giustizia sempre evocata e mai fatta, occorre ringraziare chi seppur dovesse beneficiare del provvedimento, consentirà di restituire quella mamma ai suoi quattro figli.
A me sta bene che sia contento anche lui e quanti suoi fans pendono dalle sue labbra, Dudù compreso, purchè quella mamma riabbracci i suoi quattro figli.
In un Paese che ormai ha smarrito tra l'altro, anche la certezza del diritto e dove la scritta "La giustizia è uguale per tutti" resta, troppo spesso, soltanto una scritta, un provvedimento del genere anche se con secondi fini, non sarà certamente l'unico motivo per s.....nare questa povera Italia agli occhi della comunità internazionale.
Michele Morace
RispondiElimina....che gran confusione!!! Che ci siano condizioni di restrizione in carcere non idonee ad una Società civile è una questione seria, da affrontare; che per risolverla si debbano lasciar liberi, nei propri affetti ed " affari" ..., chi ha portato nocumento alla stessa Società civile con furti, evasione e tante forme di violenza è ancor più da condannare !!!
Giuseppe Sebastianelli di storie lacrimose e commoventi se ne potrebbero raccontare dalle 50.000 alle 60.000 , una per ogni detenuto o quasi. Ma questo è il punto: detenuto. Cosa c'è dietro questa parola e il dramma che rappresenta? di solito c'è un altro dramma imposto dal detenuto stesso al resto della società e questo non bisogna scordarlo se no restiamo sempre il paese di " chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato" La società civile vuole la certezza della pena e non i colpi di spugna, specie quando arrivano con urgenza dopo anni di indifferenza! Il monito del capo dello stato è legittimo,ma deve essere letto come stimolo a studiare ed adottare i provvedimenti opportuni a migliorare le condizioni carcerarie, il suo invito ad adottare strumenti straordinari come l'indulto e l'amnistia possiamo considerarli come la reazione ad una situazione di stress emotivo nata durante le sue visite carcerarie, ma assolutamente non può ne deve cancellare il diritto di tutto il resto della società sulla certezza della pena!
RispondiEliminaSpero tu non ti riferisca a quanto da me raccontato che mi auguro si comprenda è stato solo lo spunto per riaffermare che non sempre la giustizia è uguale per tutti e che l'iniziativa del Presidente ,per quuanto mi riguarda, è sospetta. Ritengo che nessun detenuto abbia avuto i faviri di chi ancora e credo mai veda una galera o un centro di servizi sociali
Elimina16.10.2013 - Antonio, che non sempre la giustizia è ugiale per tutti e, purtroppo, un dato di fatto; io direi, invece, che la giustizia è uguale per tutti, ma per qualcuno, più danaroso. più potente, più in vista, forse è meno (o più, dipende dal punto di vista) uguale.
RispondiEliminaCiò detto, faccio alcune considerazioni: 1) la situazione drammatica delle carceri è quella che è da decenni, se non si interviene radicalmente non cambierà; aministie, indulti, e via dicendo, sono provvedimenti tampone che non risolvono radicalmente il problema. 2) ma era proprio il momento di tirare in ballo il problrma del sovraffollamento delle carceri, per dare adito a qualcuno di pensare che la raccomandazione di Napolitano era finalizzata ad agevolare Berlusconi, cosa che sembra verosimile. 3) il Presidente Napolitano non mi sembra che abbia parlato di amnistia o indulto, ha solo evidenziato ancora una volta che il problema esiste, ma sta alle forze di governo affrontarlo e risolverlo. Non poteva fare di più (magari neanche di meno) e sono pure d'accordo che bern venga anche una ulteriore amnistia o indulto pur di non vedere più scene strazianti come quella da te citata. Ma sei proprio convinto che vada bene così? Nino Maio