Sabato 27 Gennaio ore 12
Chiesa dell'Annunziata Maggiore Napoli
Santa Messa in ricordo di Guido Improta
disegno di Valentina Savarese
….In questi anni ho visto in modo forte la presenza del Signore che, nonostante tutte le mie miserie, mi ha accettato e protetto in tante situazioni difficili. Il Signore mi ha messo affianco una persona meravigliosa come Fulvia che mi ha accettato ed amato nei tanti episodi della nostra vita in comune. Con Fulvia ho diviso il mio cuore, il sentimento e la realtà, una realtà fatta di tante piccole cose, ma specialmente del desiderio di dividere ciò che ci unisce. Un dono è la presenza di nostro figlio Oscar, quello che si potrebbe definire un tipo in gamba, capace di accudirmi già all’età di tre anni.
La presenza del Signore è evidente nei
tanti amici che ci vogliono molto bene che vivono con noi momenti allegri e
situazioni difficili.
Ricordo simpaticamente di quando,
essendo a pranzo da Antonio o da Gaetano, questi amici con molta semplicità, al
momento di mangiare, hanno cominciato ad imboccarmi senza alcuna richiesta per farlo.
Mi diceva proprio Gaetano “ma lo sai che tu hai tanti amici?”, questo subito
dopo la brevissima visita di Riccardo che, passando nei pressi di casa mia, era
voluto venire a dirmi ciao, come stai?
E che dire degli amici di Bacoli, dei
tre Gennaro, Sabatino, Filippo, Ciro, Salvatore e Biagio, miei compagni nella
notte, ad assistermi in ospedale, anche se con l’inizio del giorno erano
obbligati a riprendere il loro lavoro abituale. Ma di notte sono venuti anche
Mimmo, Tonino C., Gaetano e Salvatore, Mario e ancora un altro Salvatore,
Antonio venuto apposta da Roma, oltre a quanti mi hanno fatto compagnia di
giorno. Naturalmente al primo posto c’è Fulvia, sia di giorno che di notte
anche quando ha dovuto passare ore a scuola e poi mia madre e vari parenti.
E ancora il mio amico medico, Nicola,
che mi ha aiutato in molti momenti anche correndo a casa mia per emergenze
notturna.
Voglio ringraziare il Signore mentre mi
scorrono davanti le immagini di tanti anni trascorsi.
La fede è una cosa seria, va vissuta
gioiosamente nel nome del Padre: non riesco nemmeno a immaginare cosa sarebbe
stata la mia vita senza la sua Presenza. Senza di Lui la mia
strada si sarebbe persa nel nulla, non avrei avuto la forza di combattere,
accettare di giocare una partita con difficoltà sempre nuove, adattandomi ai
nuovi rischi e non uscendo sconfitto più di tanto.
Le mie gambe non si muovono più da anni,
ma il mio cuore corre a va lontano…
Da Scintille di Handicap
Sei andato via quando la mia schiena cominciava a vacillare e le mie braccia non riuscivano a sollevarti col necessario vigore.
Sei andato via quando la notte era per me così pesante che mi arrabbiavo quando mi svegliavi chiedendo aiuto.
Sei andato via quando le medicazioni sono diventate sempre più lunghe e fastidiose non solo per te ma anche per me.
Sei andato via quando ti sei accorto che ero diventata abbastanza forte per fare a meno del tuo sostegno.
Sei andato via quando, mai sazio di vivere, hai deciso di togliere il disturbo.
Sei andato via...
Ma io ti ho trattenuto nelle fantasie della mente, nell'aria della nostra casa, nel ricordo degli amici, nella preghiera di ogni giorno.
E sei rimasto con me, lieve presenza, a girarmi intorno con discrezione, perchè in fondo non volevi lasciarmi.
E adesso, quando mi fermo a guardarmi dentro, ti ritrovo nascosto a sorridermi soddisfatto.
Fulvia