Non
ne ha mai azzeccata una, da quando ha voluto sfidare il Paese con il
referendum costituzionale che gli costò una plateale sconfitta che
avrebbe dovuto placare la sua nota arroganza in gran parte presa a
lezione dall'altro campione di ostentazione di sicurezza e spregio
per gli avversari che porta il nome di Silvio Berlusconi, che anche
lui ha subìto una solenne mazziata.
Matteo
Renzi, bisogna ammetterlo, è riuscito nella sua opera di
rottamazione di se stesso perseguendo un disegno perverso:
distruggere la creatura affidatagli, quel Partito che doveva essere
la casa della sinistra italiana e che invece si è ridotta ad essere
quella baracca che prima o poi sarà definitivamente demolita per far
nascere sulle sue ceneri la casa dei centristi con i reduci di tutte
quelle componenti zoppicanti del centro-destra.
La
vittoria dell'uomo per tutte le stagioni che porta il nome di
Pierferdinando Casini è il simbolo della peggiore strategia renziana
che uscirà allo scoperto mostrando il suo vero volto alle prossime
competizioni elettorali perché chi crede che il responsabile della
rottamazione della sinistra si ritiri dal gioco sbaglia solennemente.
Gli
esigui numeri dei fuoriusciti dal PD non lo avrebbero di certo
salvato dal baratro, né altre forze cimentatesi con apprezzabile
impegno ed onestà potranno rappresentare nel breve e medio termine
una forza determinante per risollevare una sinistra capace di uscire
dai soliti schemi nostalgici uscendo da una politica di nicchia che
potrà portare soltanto altre solenni sconfitte.
L'arroganza
di Matteo Renzi, con le sue politiche tutt'altro che di sinistra, ha
ricevuto l'ennesima sconfitta e non basterà l'ingresso in Parlamento
per restituirgli credibilità, continuerà nella sua opera di
costruzione di una forza rifugio dei centristi e il sempreverde uomo
per tutte le stagioni potrebbe dargli una buona mano in quest'opera
che il buon Pierferdinando ha sempre sognato.
E,
a proposito di arroganza, come non ricordare le continue incursioni
,anche in qualche sede istituzionale, per sostenere la perdente
candidata a Sindaco del suo partito, utilizzando anche un linguaggio
sprezzante per chi poi gli ha fatto collezionare l'ennesima figurina
dell'album delle brutte figure?
Come
non ricordare le prese di posizione su Bagnoli, il commissario,
l'estromissione del primo cittadino dalle decisioni sul futuro
dell'area , spiaggia pronta dopo pochi mesi e falsità varie?
Bisogna
dirlo che un primato Napoli lo ha avuto, battendo tutti con notevole
anticipo derenzizzando il territorio.
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