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lunedì 5 marzo 2018

Sconfitta l'arroganza

Non ne ha mai azzeccata una, da quando ha voluto sfidare il Paese con il referendum costituzionale che gli costò una plateale sconfitta che avrebbe dovuto placare la sua nota arroganza in gran parte presa a lezione dall'altro campione di ostentazione di sicurezza e spregio per gli avversari che porta il nome di Silvio Berlusconi, che anche lui ha subìto una solenne mazziata.

Matteo Renzi, bisogna ammetterlo, è riuscito nella sua opera di rottamazione di se stesso perseguendo un disegno perverso: distruggere la creatura affidatagli, quel Partito che doveva essere la casa della sinistra italiana e che invece si è ridotta ad essere quella baracca che prima o poi sarà definitivamente demolita per far nascere sulle sue ceneri la casa dei centristi con i reduci di tutte quelle componenti zoppicanti del centro-destra.

La vittoria dell'uomo per tutte le stagioni che porta il nome di Pierferdinando Casini è il simbolo della peggiore strategia renziana che uscirà allo scoperto mostrando il suo vero volto alle prossime competizioni elettorali perché chi crede che il responsabile della rottamazione della sinistra si ritiri dal gioco sbaglia solennemente.

Gli esigui numeri dei fuoriusciti dal PD non lo avrebbero di certo salvato dal baratro, né altre forze cimentatesi con apprezzabile impegno ed onestà potranno rappresentare nel breve e medio termine una forza determinante per risollevare una sinistra capace di uscire dai soliti schemi nostalgici uscendo da una politica di nicchia che potrà portare soltanto altre solenni sconfitte.

L'arroganza di Matteo Renzi, con le sue politiche tutt'altro che di sinistra, ha ricevuto l'ennesima sconfitta e non basterà l'ingresso in Parlamento per restituirgli credibilità, continuerà nella sua opera di costruzione di una forza rifugio dei centristi e il sempreverde uomo per tutte le stagioni potrebbe dargli una buona mano in quest'opera che il buon Pierferdinando ha sempre sognato.

E, a proposito di arroganza, come non ricordare le continue incursioni ,anche in qualche sede istituzionale, per sostenere la perdente candidata a Sindaco del suo partito, utilizzando anche un linguaggio sprezzante per chi poi gli ha fatto collezionare l'ennesima figurina dell'album delle brutte figure?

Come non ricordare le prese di posizione su Bagnoli, il commissario, l'estromissione del primo cittadino dalle decisioni sul futuro dell'area , spiaggia pronta dopo pochi mesi e falsità varie?




Bisogna dirlo che un primato Napoli lo ha avuto, battendo tutti con notevole anticipo derenzizzando il territorio.

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