Con questa Domenica si conclude la pubblicazione di alcune poesie di Carlo Fedele
certo dell'apprezzamento di amici e contatti.
Il tempo che viviamo è costellato di timori, insicurezze e difficoltà che rendono la vita di ciascuno carica di ansie e preoccupazioni in particolare per le nuove generazioni alle quali, purtroppo, non siamo stati capaci di
indicare un futuro.
La Poesia, l'Arte, la Cultura , devono aprirci spazi di speranza, di ottimismo per ridarci il coraggio di riappropiarci dei valori che contano non quelli sbandierati per convenienza o per
ottusità ideologica.
Carlo Fedele
con la sua poesia, talvolta cruda ma tenera, in queste domeniche di Aprile ha lanciato un sassolino in quello stagno che è la vita dei tempi che viviamo
ed io lo ringrazio con affetto e riconoscenza.
SHANGAI
Strofino la polvere
dai pensieri
ma la nebbia fuori
resta un muro altissimo.
Pur svestendomi dei pesi quotidiani,
questa vita rimane una lunga sala
d'attesa.
Ed i giorni
non sono altro
che bastoncini cinesi da contare...
CHI RIEDUCA CHI
Le sbarre nel cervello,
i pensieri tra quattro mura.
Il secondino ci ha ingannati,
neppure una feritoia.
Dice che dobbiamo respirare
quando lui respira
e pensare quando lui pensa.
Non è una fortuna per noi
che il tempo scorra veloce.
Tanto non usciremo mai,
se non rubando il grimaldello alla guardia,
il pane alla mensa,
il danaro al costruttore di celle.
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