C'è un dato certo in questa orrenda campagna referendaria, lo stravolgimento di uno strumento di partecipazione diretta dei cittadini stuprato dalla politica, dalla pessima politica che da tempo mortifica le Istituzioni.
Ancor più grave è che questa violenza è stata perpetrata proprio da quella Istituzione che dovrebbe tutelare e garantire il sereno svolgimento ed il rispetto della volontà popolare.
Una campagna ridotta ad un Black Friday, offerte dell'ultim'ora tra rinnovi di contratti chiusi in poche ore a promesse di aumenti di pensioni, dai fantomatici imminenti megaconcorsi alle modifiche dell'italicum, una vera e propria fiera delle occasioni pur di raccattare voti per una pessima riforma che avvilirà ulteriormente il Parlamento rafforzando i poteri del Presidente del Consiglio.
Poi dopo le dichiarazioni di voto di personaggi dello spettacolo arrivano gli ultimi acquisti che puzzano ad un miglio di distanza di personaggi della politica che fanno propria la filosofia montanelliana del turarsi il naso, ultimo è Romano Prodi con il suo SI' che sa tanto di buon investimento.
E giusto per completare il quadro di una strategia in stile democristiano/doroteo , le previsioni catastrofiche sul dopo voto in caso di sconfitta del SI', appoggiate ovviamente da una stampa nazionale ed estera compiacente, banche che dovrebbero fallire tra le quali anche l'Etruria ma, guarda caso, da poche ore i vertici proprio di questa banca sono stati tutti assolti....quando si dice il destino!
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