Un luogo di incontro,di confronto,di dialogo,di ascolto,di denuncia,per ristabilire la normalità ed il rispetto delle idee politiche e religiose

mercoledì 28 settembre 2016

'O guagliòne s'è 'ncartato

I collegamenti ferroviari della gran parte delle città e dei comuni del Mezzogiorno sono ancora a binario unico, diversi dei quali non elettrificati. Continuano i tagli ai comuni per la mobilità ordinaria. Il paese intero ha bisogno della messa in sicurezza dei territori e di piccole infrastrutture non invasive e realmente al servizio dei cittadini. Per non parlare della sicurezza degli edifici. Ma apprendiamo che Matteo Renzi alla vista di Impregilo, ovvero a cospetto dell'impresa che doveva risolvere la crisi rifiuti in Campania riempendo la regione di inceneritori, rilancia la costruzione del ponte dello stretto. Poco importa quindi l'elezione a Messina di Renato Accorinti, sindaco che proviene dalle mobilitazioni e dai movimenti contro il ponte, ancora più grave è che non significano evidentemente nulla le 23 vittime dell'incidente ferroviario tra Andria e Corato del luglio appena passato. Per Renzi la priorità è il ponte sullo stretto. Brindano gli speculatori, brindano mafia e 'ndrangheta.(Luigi de Magistris)

Tutto cominciò con una avventata e arrogante affermazione  "Ripeto qui: se perdessi il referendum considererei conclusa la mia esperienza perché credo profondamente nel valore della dignità della cosa pubblica".((ANSA) - ROMA, 20 GEN ), affermazione che il Presidente del Consiglio sempre più clone dell'ex cavaliere, si è rimangiata non molto tempo dopo, come nella migliore tradizione dei politici nostrani.

E già, come opportunamente mi ha detto un improvvisato interlocutore in metropolitana, " 'o guaglione s'è 'ncartato", il ragazzo si è incartato, si è fatto male da solo ed ora bisogna correre ai ripari.

Ed ecco annunciare il raddoppio della quattordicesima per le pensioni minime, accordo lampo con i sindacati (si chiamano ancora cosi?) per l'ennesima riforma del sistema pensionistico e annuncio degli annunci, si noti bene,  in casa Impregilo, del ponte sullo stretto che già ha ingoiato e continua ad ingoiare milioni di euro nel silenzio generale e grazie al suo padre putativo.

Un mezzogiorno d'Italia con ferrovie da quinto mondo, con territori da mettere in sicurezza, con tagli ai comuni che a breve non potranno garantire neanche i servizi essenziali, con lo stile proprio del più autentico berlusconismo, promette centomila posti di lavoro pur di strappare un SI  per una riforma che non riduce un bel niente perchè sarebbe bastato onorare almeno una volta una promessa fatta quando si insediò a Palazzo Chigi, il dimezzamento del numero dei parlamentari.

Sia chiaro, non è che una grande opera come il ponte non possa rappresentare una grande occasione di sviluppo , ma perchè, mettere in sicurezza i territori a rischio, gli edifici, fare ferrovie degne di un Paese civile e moderno, non rappresentano occasioni di sviluppo e lavoro?  

Ma credo che la saggezza popolare ha sempre un fondo di grande verità come ha detto il mio casuale intelocutore: 'o guagliòne s'è 'ncartato.

Nessun commento:

Posta un commento