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venerdì 17 giugno 2016

Memorial days/2 : Il disastro rifiuti e lo sputtanamento della città nel mondo



Quando il Sindaco de Magistris s'insediò nel Giugno del 2011 a Palazzo San Giacomo,  Napoli era ancora nel pieno della perenne emergenza tra montagne di rifiuti e roghi in più punti della città, anche se qualcuno volle convincerci che aveva risolto il tutto con la bacchetta magica,  che da una parte ingrassavano quelli del business perpetuo e dall'altra intossicavano i cittadini.

Ero rientrato da circa un anno a Napoli dopo esser vissuto per circa nove anni in una città del Veneto ma quasi sempre in giro per l'Italia e in alcuni Paesi europei e non solo e per motivi strettamente familiari negli USA.


Ogni volta che mettevo piede in un Paese fuori dall'Italia già il fatto di essere italiano era motivo di sorrisetti e battute facilmente immaginabili sull'allora Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e quando mi si chiedeva la mia città d'origine che fieramente pronunciavo, la parola più gettonata in tutte le lingue era immondizia.

Un collega di un primario Istituto di credito di Edimburgo nel corso di un incontro offrendomi un caffè, uno di quei noti caffè brodaglia, avendo appreso dal mio documento depositato presso la security che ero di Napoli mi disse di essere venuto a Napoli e di aver visitato soltanto l'aeroporto e poi di corsa a Sorrento e così anche al ritorno.

Aveva appreso dalla stampa della condizione di degrado della città e della sua pericolosità.


La stampa estera dedicava le prime pagine alle montagne di rifiuti :

The Economist :"un insulto all'italia una vergogna che si poteva evitare"
"napoli vedi la spazzatura e poi muori questa crisi non è scoppiata in una notte"

Le Monde:"è tutto in mano alle mafie"

The Indipendent:"vivere qui è davvero impossibile"

BBC:"vita tra i rifiuti"

Ma tutto questo i soliti no-comunque, i soliti contabuche o bucaioli di professione, fanno finta di non ricordare, sembra siano stati contagiati da quella patologia molto tipica degli italiani, la scarsità o assenza di memoria nel migliore dei casi ma da una malattia peggiore che si chiama malafede per interesse privato o di principio.

Ma da quel Giugno 2011 come ebbe a ripetere più volte nel corso della sua scorsa campagna elettorale il Sindaco della speranza, si spalancarono le finestre di Palazzo San Giacomo per far uscire l'aria infetta e far entrare aria pulita e per completare il percorso che certamente tra qualche ora la città deciderà di riaffidare a Luigi de Magistris,  ancora qualche finestra dovrà necessariamente essere spalancata. 




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