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lunedì 23 maggio 2016

Ma pecché ?


(foto Il Fatto)
Anche la competizione elettorale per le prossime amministrative a Napoli riflette il clima da grande ammucchiata della compagine governativa dove continua la grande giostra dell'ipocrisia facendoci credere che il Partito Democratico è al Governo con i traditori di Silvio Berlusconi per la salvezza del Paese e, come se non bastasse, a dar man forte è arrivato anche Verdini che sempre vorrebbero farci credere sia il traditore di turno.

Ma lasciamo perdere l'ammucchiata nazionale frutto della strategia partorita da Napolitano e perfezionata da Silvio Berlusconi e diamo uno sguardo a ciò che sta accadendo in queste ore, a pochi giorni dal voto.

Ultima e fresca di giornata, non certamente casuale ma sparata dalla ex Ministra di F.I. Mara Carfagna con l'intenzione di intimorire il Sindaco uscente, la possibilità che ad un eventuale ballottaggio si possa creare una grande armata Brancaleone, una grande ammucchiata per far fuori Luigi de Magistris.

Tutto si può dire, tutto si può fare ma una domanda o forse anche più d'una nasce spontanea, ma pecchè ?

La risposta  è subito pronta, per far fuori comunque il personaggio più scomodo, il rompiscatole, il rompicoglione, quello che ha rotto gli equilibri che hanno retto per decenni la tranquillità di chi ha governato e di chi avrebbe dovuto fare l'opposizione.

Troppo poco, nel prossimo quinquennio è in arrivo un fiume di danaro per Bagnoli, uno degli affari più grossi  per il nostro Paese , un'affare che ha scomodato ed impegnato direttamente il Presidente del Consiglio estromettendo il Primo Cittadino e nominando un Commissario e tutto questo non consente per niente la presenza di chi ha fatto della legalità e il bene comune la pietra miliare del proprio impegno politico ed amministrativo.

E sia, quindi,  la grande ammucchiata !

La città fino a cinque anni fa
Ma i conti non vanno fatti mai senza l'oste dicevano i nostri cari nonni, se proprio non dispiace ci sono gli abitanti della città, gli stessi che cinque anni fa mandarono a casa chi oltre a garantire gli equilibri aveva gestito la terza città d'Italia riempiendola di immondizia nonostante i fiumi di danaro per le continue emergenze e ,poi, qualcosa pure sarà accaduto in questi cinque anni, anche se i soliti bucaioli e no-comunque dicono il peggio di tutto, ma di questo ne parleremo nei prossimi giorni. 



3 commenti:

  1. 24.05.2016 – By Nino Maiorino – Caro Antonio, più volte ci siamo accapigliati su De Magistris che, come tu dici, è il personaggio più scomodo, un rompiscatole, un rompicoglioni, quello che ha rotto gli equilibri.
    De Magistris è stato e rimane una persona per bene, pulita, e questo, con i tempi che corrono, specialmente a Napoli e nel meridione, già è tanto.
    Poteva fare di più, poteva fare meglio; oramai non importa, quel che è fatto è fatto, i meriti (e qualche demerito, buche a parte) sono sotto gli occhi di tutti.
    Comunque ha portato a Napoli un’aria nuova, i napoletani sanno valutare e apprezzare, e nonostante tutte le spigolosità del carattere, sapranno ben votare.
    De Magistris è il candidato vincente, sia per i suoi cinque anni di amministrazione, sia perché non ha una valida alternativa, né a destra, né al centro, né a sinistra.
    E vincerà, se non al primo turno, al ballottaggio senz’altro.
    Il problema è il dopo.
    Il sindaco di una grande città non può bisticciare con tutti, lo scontro continuo non porta benefici per nessuno: non può bisticciare col Governo per Bagnoli, con il Governatore campano per qualche altra cosa, non può fare la “lotta continua” con tutti.
    Lo capisce? Lo capiscono i suoi sostenitori? Lo capiscono i suoi amici?
    Sarà rieletto, ma francamente non vorrei assistere a altri cinque anni di scontri a tutto campo con tutti.
    Perché non gli dai qualche consiglio?

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    1. Caro Nino,
      ti ringrazio sempre dei tuoi commenti e della tua attenzione.
      In ordine ai due penultimi capo-versi ritengo che ti sia sfuggita una parte dell'articolo che mi permetto riportarti per brevità di consultazione :
      "...Troppo poco, nel prossimo quinquennio è in arrivo un fiume di danaro per Bagnoli, uno degli affari più grossi per il nostro Paese , un'affare che ha scomodato ed impegnato direttamente il Presidente del Consiglio estromettendo il Primo Cittadino e nominando un Commissario e tutto questo non consente per niente la presenza di chi ha fatto della legalità e il bene comune la pietra miliare del proprio impegno politico ed amministrativo...."
      de Magistris non ritengo siua il bambino testardo e capriccioso che per questioni di principio sbattei piedi per terra.
      Cosa avrebbe dovuto fare? Piegare la testa ed ingoiare? Oppure far ingoiare alla città un provvedimento di esclusione mai verificatosi in nessuna parte d'Italia e d'Europa fino ad allora, quello di escludere il Sindaco della terza città d'Italia dalle decisioni in materia urbanistica, sul piano regolatore e nominando un commissario.
      Ma scherziamo? Vero è che un Sindaco come i suoi redecessori avrebbe piegato la testa per obbedienza al proprio Partito ma la carta vincente di quest'uomo e la non appartenenza ad alcun partito e questa è la spiegazione di tutto, essere di fastidio ad un sistema partitico dove dare fastidio significa esserre attaccato dal maggiore quotidiano locale di proprietà del sig. Caltagirone che fa parte della partita Bagnoli,etc,etc,etc,
      Fortunatamente de Magistris ha la schiena dritta ed ecco la chiave del suo successo elettorale tra la gente perbene ed onesta.
      Un caro saluto

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    2. 25.05.2016 – By Nino Maiorino – Caro Antonio, volutamente avevo tralasciato il dettaglio della bonifica di Bagnoli, e mi dispiace che tu l’abbia citato in quanto tu sai che De Magistris è corresponsabile del fallimento della società Bagnoli Futura che nulla ha fatto per il risanamento del sito, riuscendo a sperperare, ciononostante, ingenti risorse finanziarie fino al fallimento.
      E’ chiaro che De Magistris è, probabilmente, il minore responsabile, ma il punto è un altro: opere come quella di Bagnoli è opportuno che vengano promosse ed eseguite a livello centrale, giacché gli Enti locali a mio avviso non hanno le capacità di gestire problematiche tanto grandi, condizionati, come sono, da fattori politici e ambientali; e, in definitiva, la gestione di Renzi su Bagnoli segue il criterio di ridurre un federalismo i cui sperperi sono sotto gli occhi di tutti, e non credo sia sbagliato.
      Cari saluti.

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