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lunedì 4 aprile 2016

A viso aperto

E' davvero curioso e tragicamente interessante quanto sta avvenendo in questi giorni, fatti di una gravità eccezionale che ruotano attorno ad uno stesso soggetto che continua a comportarsi da padrone assoluto non solo del suo Partito del quale è segretario ma da padrone indiscusso del Governo che presiede.

Mancano poche ore alla sua venuta a Napoli per partecipare alla riunione della cabina di regia , per riaffermare prepotentemente quanto ha deciso (o hanno deciso) sul destino di Bagnoli facendo fuori senza mezzi termini la città da decisioni che le spettano per evitare che il Sindaco rompicoglioni metta il naso su ciò che assolutamente dovrà essere fatto. Tutto quà ! 

Ma la base del suo partito o meglio i vari gruppi e gruppetti presenti in città nonostante critichino il segretario Renzi un giorno si e l'altro pure, pur di contrastare il Sindaco accettano supinamente  calando il capo e non solo difronte ad un atto che non ha precedenti almeno nella storia repubblicana di questo Paese.

Presidente del Consiglio di un Governo con una gamba di Forza Italia, appoggiato da un'altra gamba sempre di Forza Italia, quella verdiniana, lo scandalo della Banca Etruria prima e con gli interessi familiari di un altro Ministro ora, fa precedere la sua visita di Mercoledì 6 a Napoli con la frase Bagnoli è una vergogna dimenticando, forse, che è ancora il Segretario di quel Partito che sa bene di quale vergogna si tratti o forse già si sente il segretario in pectore del Partito centrista che sta tessendo da tempo.

Mi auguro che Il Sindaco de Magistris, che bene ha fatto fin'ora a non partecipare ad alcuna riunione della cabina di regia, si presenti Mercoledì sfidando a viso aperto chi fin'ora ha inteso soltanto mortificare la città per interessi che non sono certamente  della città e il tempo, anche su questo, prima o poi renderà giustizia. 


Il Fatto Quotidiano del 4.4.2016





Nell'inchiesta di Potenza si ritrovano molti dei nomi e lo stesso sistema di potere che scoprii io da magistrato anni fa. E trovo inutile che Matteo Renzi si affanni a minimizzare, riducendo tutto a una telefonata di un ex ministro. L'emendamento Tempa Rossa ripropone la logica distorta del decreto Sblocca Italia, e il decreto è cosa sua, è cosa di Renzi". Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris è anche l'ex pubblico ministero di "Toghe lucane", l'inchiesta con cui nel 2007 l'allora pm di Catanzaro accusò politici, magistrati,awocati e imprenditori di aver costituito un comitato d'affari in Basilicata. De Magistris subì attacchi politici (l'allora ministro della Giustizia Mastella ne chiese il trasferimento) e un'inchiesta poi archiviata nel 2011. De Magistris, in Basilicata le cose non sembrano mutate. A leggere le prime risultanze di questa inchiesta, decisamente no. Siamo ancora in fase di indagini preliminari, però si parla di attività di mercimonio riguardanti provvedimenti legislativi. E comunque le analogie con le mie inchieste sono impressionanti. Cioè? Nomi e modalità del sistema sono in diversi casi identici. Che sistema era, e forse è? Dominava una commistione di interessi tra vari settori: imprenditori, una certa borghesia, magistrati, e classe politica, di ogni colore. La torta era quella degli ingenti finanziamenti dall'Unione europea. In nome del profitto si è consentito di trivellare e distruggere interi pezzi della regione. Lei ribadisce che c'erano magistrati coinvolti. ² per questo che certi fatti (riemergono solo dopo anni? I tentacoli di questa commistione hanno toccato anche organi di controllo. Ricordo che pochi giorni fa la pubblica accusa, in un processo a Salerno, ha chiesto la condanna per magistrati, politici e imprenditori accusati di avermi fatto togliere quelle inchieste. I trenta imputati di Toghe lucane però vennero tutti assolti. Nel settembre 2008 l'allora ministro Alfano accelerò il mio trasferimento di sede, e non ebbi il tempi di scrivere le richieste di rinvii a giudizio. Subentrò un altro pm, che stravolse il mio impianto accusatorio. Ma una recente inchiesta, Toghe Lucane bis, ha portato a luce molte situazioni analoghe a quelle che riscontrai io. Ora al centro della scena c'è il caso Guidi. Renzi difende l'emendamento come "sacrosanto". L'emendamento Tempa Rossa sui pozzi puntava a favorire interessi privati, spacciandoli per interesse pubblico. E in questo è identico per nocività all'articolo 33 dello Sblocca Italia, che toglie ogni potere al Comune di Napoli sull'area di Bagnoli, nominando un commissario e un soggetto attuatore, Invitalia, da cui viene data mano libera a soggetti privati, già scelti senza alcuna gara ad evidenza pubblica. Questa norma per me rappresenta un corpo di reato. Avete fatto ricorso al Òàã contro l'articolo 33, ed è stato respinto. Certo, perché dopo la nostra istanza il governo l'ha modificato con il mille proroghe, eliminando la previsione di una società di scopo che potesse indire appalti senza gare pubbliche. E comunque faremo ricorso al Consiglio di Stato. Lei ha parlato di "governo violento". Il 6 aprile potreste vedervi con Renzi a Napoli proprio nella cabina di regia per Bagnoli. Non ho ancora deciso se andremo. Ma il tema rimane quello, su Bagnoli Renzi vuole favorire interessi privati. Quando a fine agosto 2014 telefonai per protestare contro il commissariamento me lo dissero chiaramente: "Lo Sblocca Italia lo ha preso in mano il presidente del Consiglio". Che conseguenze avrà sul governo la vicenda lucana? Potrebbe averne, e di pesanti.

2 commenti:

  1. 7.04.2016 – By Nino Maiorino
    Caro Antonio, hai fatto bene ad augurarti che De Magistris partecipasse alla riunione della “Cabina di regia” per il risanamento di Bagnoli, come aveva promesso; ho atteso gli eventi sperando che mantenesse fede all’impegno, purtroppo non l’ha fatto (ne ero sicuro).
    Già altre volte ci siamo accapigliati sugli atteggiamenti di De Magistris, in generale e in particolare su Bagnoli; e sai che non sono favorevole a De Magistris per tante ragioni, prima fra tutte perché il Sindaco di una grande e importante città come Napoli non può isolarsi da tutto e tutti, non può fare sempre il “bastian contrario”, non può pretendere di essere l’unico soggetto ad essere pieno di “Spirito Santo”, depositario della verità, e non accettare nessun confronto, ma promuovere solo scontri, nei Tribunali e nelle piazze: non può farlo (e non dovrebbe farlo) come Sindaco, ma nemmeno come ex Magistrato; il Sindaco di Napoli non può diventare un nuovo Masaniello né un redivivo Don Chisciotte.
    Ciò detto, per quanto riguarda Bagnoli, le responsabilità di De Magistris, anche se inferiori a quelle dei suoi predecessori, comunque ci sono, giacché nemmeno lui ha mosso un dito per risolvere il problema Bagnoli, e ti ricordo ancora una volta la Società fantasma “Bagnoli futura” che non ha fatto niente, salvo che sperperare milioni di euro per poi fallire; cosa voleva De Magistris, un nuovo caso simile, per sperperare altri milioni e continuare a non fare niente? Se De Magistris avesse avuto la certezza di poter amministrare Napoli per almeno altri due decenni, sarei stato anche favorevole a un suo coinvolgimento diretto, ma giacché nessun Sindaco può fare previsioni a così lunga scadenza, bene ha fatto il Governo centrale a togliergli di mano la patata bollente, commissariare la vicenda e avviare, d’imperio, il risanamento.
    Io sono ancora più convinto che opere di tale importanza non possono essere lasciate ad una gestione locale che deve rispondere ai politicanti locali di turno, molti dei quali, oltre a non avere alcuna competenza specifica, hanno solo interessi a stare in mezzo per tentare di lucrare consensi, e, in taluni casi, anche qualcos’altro.
    Assolutamente non è il caso di De Magistris, che io considero comunque una persona integerrima, ma il suo carattere e la difficoltà a mediare e a colloquiare hanno costituito, e continuano a costituire per lui grandissimi ostacoli. Cordialità.


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    1. Evidentemente non sono stato sufficientemente chiaro: avrei visto opportuno e provocatorio la presenza del Sindaco alla cabina di regia con il Presidente del Consiglio soltanto per un atto eclatante; nel mentre ascoltava le bugie del giovanotto fiorentino si sarebbe dovuto alzare e andare via.
      Il Sindaco non ha mai detto che avrebbe partecipato alla cabina in quanto c'era un ricorso al TAR e c'è un ricorso al Consiglio di Stato ed ha ritenuto, come infatti lo è, un abuso la nomina di un Commissario.
      Vedi, caro Nino, le sue prese di posizione sempre coerenti con i principi di rispetto della Costituzione e della legalità, rientrano in una visione del governo della città che mai e dico mai si sono appalesate con tutte le Amministrazioni avvicendatesi dal dopoguerra ad oggi. De Magistris ha rimesso in piedi quella he dovrebbe essere la normalità ovunque in quanto a legalità, procedure amministrative, gestione dei servizi. Certo se ci si aspettava di risolvere tutto il disastro perpetrato in anni di allegre amministrazioni, allora Napoli avrebbe avuto il suo Mago Merlino.
      Fatto è che chi si sofferma ancora al sacchetto posizionato per terra di fianco alle campane della raccolta differenziata, a qualche buca ancora presente e non vuole informarsi sui chilometri di strade rifatte, a via Marina dopo decenni di abbandono e menefreghismo completamente in fase di ultimazione .
      Certo ci sono tante cose ancora da sanare e rifondare come la Polizia Municipale da rifondare dove comandano decine di Sindacati ma non tutto è risolvibile in pochi anni, occorre soprattutto che i cittadini si abituino ad una mentalità nuova, corretta, rispettosa dei beni comuni e proprio questa cultura credo sia il punto di forza del galantuomo de Magistris che in questo credo proprio ci stia riuscendo.
      Agli inizi di Maggio comincerò a pubblicare l'elenco di quanto l'Amministrazione ha fatto in tutti i settori della vita cittadina perchè a volte si parla, si critica ma non si vogliono vedere le cose positive, insomma è necessario fare il...Come eravamo e come Siamo.
      Un caro saluto

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