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venerdì 19 febbraio 2016

Muri e non ponti, parole non solo per Trump

Una persona che pensa solo a fare muri e non ponti, non è cristiana” 
Papa Francesco ha risposto così
al candidato repubblicano alle presidenziali Usa Donald Trump che, in occasione della sua visita alla frontiera messicana, a Ciudad Juarez, ha definito Francesco “uomo politico” e “pedina” del governo messicano. Un giornalista a bordo dell'aereo ha sottolineato che Trump ha detto di voler costruire 2.500 chilometri di muro e di voler deportare 11 milioni di immigrati illegali” (da Repubblica.it)
Dopo aver chiarito di non voler entrare nei fatti della politica italiana relativamente alle unioni civili, confermando ancora una volta il suo silenzio e quello dell'Osservatore Romano in occasione del Family day, rispondendo ad una precisa domanda di un giornalista sul singolare candidato alla Casa Bianca ha chiarito la sua posizione in due parole: chi costruisce muri e non ponti non è cristiano.
E' un messaggio per tutti e non solo per il biondissimo Trump, lo è per chiunque si definisca cristiano, lo è per quanti cattolici sono impegnati in politica nel nostro Paese, bravi a sbandierare valori e tradizioni e in pratica sono pervasi da un razzismo viscerale, lo è per quanti cristiani della domenica pronti a commuoversi per le foto di qualche bambino galleggiante nel grande cimitero del Mediterraneo ma disponibili a fare cassa di risonanza per qualche mentecatto urlante nei salotti televisivi contro i migranti.
Papa Francesco parla il linguaggio del Vangelo, altri, tra i quali anche molti prelati e preti funzionari  come molti impegnati in organizzazioni religiose che poco o nulla hanno a che fare con il messaggio evangelico , parlano il linguaggio della convenienza e dell'opportunismo fatto di molti muri e nessun ponte.



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