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mercoledì 20 febbraio 2013

Veniamo noi con questa mia addirvi


C’è da sorridere nei confronti di chi ancora si meraviglia delle frasi scritte o dette a voce dal personaggio che da circa vent’anni ,coerentemente al suo modo d’essere, di pensare ed agire, recita come un perfetto attore talvolta di cabaret, talvolta di vecchio teatro di avanspettacolo.

Giorni fa rivolto ad una donna nel corso di una manifestazione pubblica ha detto “ Lei viene? Quante volte?”, frase che mi ha ricordato una canzone di Gigi Pisano “La pansè”  “Ah che bella pansè che tieni,che bella pansè che hai,me la dai, me la dai me la dai la tua pansè…” , che fu cantata per la prima volta da Beniamino Maggio nel 1953 al Teatro Diana di Napoli che segnò la rottura di una grande collaborazione tra Pisano e Cioffi il quale ritenne troppo volgare il testo e si rifiutò di musicarla.

Ma il doppio senso dell’ex presidente del Consiglio fa parte di un filone dove le barzellette e le frasi a doppio senso con bestemmia compresa, fanno tanto sorridere le platee con gran sollazzo di  fedelissimi e simpatizzanti, prelati compiacenti compresi pronti a…contestualizzare…

Questa volta la frase non rientra nelle battute di avanspettacolo né nella famosa lettera di Totò e Peppino, ma in quelle frasi che i soliti magistrati comunisti potrebbero contestualizzare in ben altro modo, magari nel codice penale in quanto la lettera che ha spedito a milioni di Italiani con la scritta Rimborso IMU 2012 sulla busta ed all’interno avente come oggetto  "Modalità per accedere nel 2013 al rimborso dell'Imu pagata nel 2012 sulla prima casa, sui terreni e sui fabbricati agricoli", con la stessa firma apposta sul contratto da Vespa,  ma in tono da sceneggiata napoletana, ha un tenore diverso.


Ma questa Italia truffaldina, volgare e corrotta che è piaciuta a molti per due lunghi decenni, deciderà  tra meno di cinque giorni se continuare in questo disgustoso teatrino dei doppi e tripli volti di chi dovrebbe essere unicamente rispettoso rappresentante del popolo.

A proposito di teatro mi piace particolarmente ricordare quanto ebbe a dire Eduardo De Filippo, autore, attore mai volgare, in occasione della sua nomina a Senatore a vita : Io sarò al Senato quello che sono stato sia nella vita, sia nelle commedie. E’ per quello che ho scritto che mi lusingo abbiano voluto compensarmi con la nomina a Senatore. Quindi lo sapevano e lo sanno che io sono per il popolo.

2 commenti:

  1. Michele Morace
    ...ancora una documentazione di come viene considerato e rispettato il pensare , in buona fede, del Cittadino-elettore!!! E continuiamo a lasciarli parlare,Qualcuno...anche ad ascoltarli e credere!!!

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  2. Marinella Riva
    amare considerazioni.. che condivido ahinoi..

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