C’è da
sorridere nei confronti di chi ancora si meraviglia delle frasi scritte o dette
a voce dal personaggio che da circa vent’anni ,coerentemente al suo modo d’essere,
di pensare ed agire, recita come un perfetto attore talvolta di cabaret, talvolta
di vecchio teatro di avanspettacolo.
Giorni fa
rivolto ad una donna nel corso di una manifestazione pubblica ha detto “ Lei viene? Quante volte?”, frase che mi ha ricordato una canzone
di Gigi Pisano “La pansè” “Ah che
bella pansè che tieni,che bella pansè che hai,me la dai, me la dai me la dai la
tua pansè…”
, che fu cantata per la prima volta da Beniamino Maggio nel 1953 al Teatro
Diana di Napoli che segnò la rottura di una grande collaborazione tra Pisano e
Cioffi il quale ritenne troppo volgare il testo e si rifiutò di musicarla.
Ma il doppio
senso dell’ex presidente del Consiglio fa parte di un filone dove le
barzellette e le frasi a doppio senso con bestemmia compresa, fanno tanto
sorridere le platee con gran sollazzo di
fedelissimi e simpatizzanti, prelati compiacenti compresi pronti a…contestualizzare…
Questa volta la
frase non rientra nelle battute di avanspettacolo né nella famosa lettera di
Totò e Peppino, ma in quelle frasi che i soliti magistrati comunisti potrebbero
contestualizzare in ben altro modo, magari nel codice penale in quanto la lettera
che ha spedito a milioni di Italiani con la scritta Rimborso IMU 2012 sulla busta ed all’interno avente come
oggetto "Modalità per accedere nel 2013 al rimborso dell'Imu
pagata nel 2012 sulla prima casa, sui terreni e sui fabbricati agricoli", con la stessa firma apposta sul contratto da Vespa, ma in tono da sceneggiata napoletana, ha un tenore
diverso.
Ma questa Italia truffaldina, volgare e corrotta che è piaciuta a
molti per due lunghi decenni, deciderà tra meno di cinque giorni se continuare in
questo disgustoso teatrino dei doppi e tripli volti di chi dovrebbe essere
unicamente rispettoso rappresentante del popolo.
A proposito di teatro mi piace particolarmente ricordare
quanto ebbe a dire Eduardo De Filippo, autore, attore mai volgare, in occasione
della sua nomina a Senatore a vita : Io sarò al Senato quello che
sono stato sia nella vita, sia nelle commedie. E’ per quello che ho scritto che
mi lusingo abbiano voluto compensarmi con la nomina a Senatore. Quindi lo
sapevano e lo sanno che io sono per il popolo.

Michele Morace
RispondiElimina...ancora una documentazione di come viene considerato e rispettato il pensare , in buona fede, del Cittadino-elettore!!! E continuiamo a lasciarli parlare,Qualcuno...anche ad ascoltarli e credere!!!
Marinella Riva
RispondiEliminaamare considerazioni.. che condivido ahinoi..