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lunedì 28 gennaio 2013

Una frase non casuale




Non è la prima volta né sarà l’ultima che Silvio Berlusconi lancia la sua frase ad effetto bollata troppo semplicisticamente come inopportuna, già altre volte nel passato, ha recitato le stesse parole.

“Mussolini ha fatto delle cose buone” , a parte la battuta di Benigni “…eh, ma anche Hitler o Stalin un ponte o una strada l’avranno fatto, il mostro di Firenze l’avrà detto “Buongiorno” a qualcuno! Ma siamo veramente rincoglioniti…”, frase che detta nella giornata della memoria che ricorda tra l’altro le leggi razziali del Duce, è una frase non solo infelice ma voluta e non casuale.

Tralasciando il pisolino fatto durante la cerimonia di commemorazione che ha fatto il giro del mondo, che non sono proprio certo non sia stato voluto, il cavaliere che in quanto alla  comunicazione è un maestro che conosce bene tempi e destinatari del messaggio, la frase l’ha detta di proposito per accattivarsi le simpatie dei tanti, tantissimi fans  di colui che diede una buona mano al criminale tedesco, fans distribuiti in maniera trasversale nei settori di destra e di centro e che al canto della sirena sono molto sensibili.

Certamente l’uomo che più volte ha detto di sé di essere stato il più grande statista del dopoguerra ed avendo ricoperto incarico di prestigio, attuare nuovamente la strategia del canto della sirena del ventennio precedente al suo non è proprio il massimo ma paga e questo conta per il cavaliere di Arcore.

Contento lui e contenti quanti apprezzano le sue squallide uscite, non ci resta che piangere.

1 commento:

  1. 03.02.2013 - Antonio, ma non ti sembra che dare tanto seguito alle "baggianater" dette dal Berlusca faccia il suo gioco? Non credi che se si ignorassero le sue battute, frizzi, lazzi, barzellette e moine varie sarebbe meglio e gli darebbe minori possibilità di guadagnare consensi?
    Da qualdche tempo me lo chiedo, anche dopo aver sentito, qualche giorno fa, un'intervista su "La 7" a Carlo Freccero, direttore di Rai4, il quale sostiene che ogni battuta di Berlusconi, anche la più stupida e scurrile, gli fa guadagnare consensi: il che sembra corrispondere alla realtà anche il considerazione della "memoria cortissima" degli elettori italiani.
    Nino Maio

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