"La memoria è determinante.
È determinante perché io sono ricco di memorie e l’uomo che non ha
memoria è un pover’uomo, perché essa dovrebbe arricchire la vita, dar diritto,
far fare dei confronti, dar la possibilità di pensare ad errori o cose giuste
fatte.
Non si tratta di un esame di coscienza, ma di qualche cosa che va al
di là, perché con la memoria si possono fare dei bilanci, delle considerazioni,
delle scelte, perché credo che uno scrittore, un poeta, uno scienziato, un
lettore, un agricoltore, un uomo, uno che non ha memoria è un pover’uomo.
Non si tratta di ricordare la scadenza di una data, ma qualche cosa
di più, che dà molto valore alla vita."
Mario Rigoni Stern
scrittore e deportato
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi





26.02.2013 - Mi associo e mi commuovo, specie dopo aver letto la bellissima poesia di Primo Levi che sulla sua pelle sperimentò gli orrori di quel tempo, la follia di certi "uomini".
RispondiEliminaE pensare che ancor oggi, qualcuno dice che, tutto sommato, il fascismo fu una passeggiata, che il confino era una vacanza, che Hitler non ha fatto quello che è documentato, mi fa non solo orrore, ma paura: per i nostri figli che rischiano di non sapere quel che fu il fascismo, il nazismo, il razzismo.
Nino Maio