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domenica 19 agosto 2012

Ma la scorta no


Il  tema delle scorte somiglia tanto a quello delle auto blu, se ne parla, si danno dati in diminuzione ma tutto resta come prima.

La vittima preferita dai giornali del Cavaliere si è avvitato su se stesso ma non è riuscito a farci capire perché i contribuenti italiani dovrebbero pagare le spese di albergo all’Argentario ai bravi lavoratori della polizia che se non ricordo male fino ad ieri mi risulta dormissero nelle caserme o altri luoghi simili tranne forse i fortunati uomini della scorta del padre padrone del PDL a villa Certosa o in quella di Arcore.

Ma quando si parla ed in particolare si mira un bersaglio bisognerebbe evitare di essere preso con le mani nella marmellata, come il giornalista Sallusti che , come riferisce Il Fatto, usufruisce della sua scorta o meglio di accompagnamento  e di quella della sua compagna la Signora Santanchè che, in verità, ha al suo servizio due baldi giovani e non otto uomini come l’ex Ministro Calderoli che proprio in queste ore pare gli siano stati tolti.

Otto uomini per il leghista Calderoli  che tra le semplificazioni che avrebbe dovuto attuare sarebbe stato il caso che avesse guardato in casa propria.

Ma la scorta per i politici è un elemento irrinunciabile, proprio come il vitalizio, toccate tutto ma queste due cose no, proprio no.

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