Bisogna essere equi. A chi ha molto dare molto. A chi ha poco dare poco

"Bisogna essere equi. A chi ha molto dare molto. A chi ha poco dare poco. Anzi niente. altrimenti se hanno molto vorranno avere ancora più di molto come i primi. Equo e non equino. Che ti sei messo in testa?Vuoi creare nuovi ricchi? Sei capitalista! Unicuique suum. Tu hai niente? Quindi devi avere niente. Questa è filosofia. E' storia. Hai molto? Nessuno deve derubarti e toglierti il tuo. Questa è giustiziasociale. Allora io lavoro e tu vuoi lucrare? Sei uno sfruttatore del ricco. Resta povero e godrai della vera libertà. Nessuna tentazione. Nessun grillo per la testa. Vorresti imitare il ricco? Il ricco ha il pensiero del denaro che è il suo dio. E' triste il ricco. E' preoccupato che gli rubino il malloppino. Tu invece sei come l'uccello..., come il giglio del campo. Non voler guardare l'infelice ricco. Non invidiare il suo tormento. Va', Antonio e non rompere con idee malsane." F.D N

La verità l'ha detta il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Catricalà intervenendo sere fa a Ballarò, il Governo tecnico è stato chiamato a fare quello che la politica non avrebbe mai potuto fare a quasi un anno dalle elezioni.
Provvedimenti impopolari firmati Monti e votati dalla politica a meno della Lega e probabilmente IDV.
Monti rappresenta le banche, il potere finanziario, ma questo lo sapevamo bene e non occorrevano i soliti bene informati a sbandierare i rapporti con le grandi società di consulenza e poteri forti vari.
Ma chi lo sostiene e chi ne detta i provvedimenti ed i relativi aggiustamenti?
Chi gli ha vietato di fare una seria Patrimoniale? E' forse il solo Monti ed i suoi superesperti?
Chi gli ha vietato di fermare le assurde spese militari con l'acquisto di cacciabombardieri dai costi pazzeschi?
Chi gli ha legato le mani per fare una seria e radicale riforma per abbattere i costi della politica? Gli stessi che dovranno dargli i voti.
Chi gli ha comandato di regalare a Berlusconi le frequenze TV?
Ora pare che tutta l'attenzione si sia spostata e concentrata unicamente sul pagamento dell'ICI da parte della Chiesa.
Vero è che rappresenta uno degli aspetti che rende una parte della manovra per niente equa.
La Chiesa deve pagare,e non ci sono dubbi su questo, la tassa sugli immobili con destinazione, sia urbanistica che di fatto, commerciale. Per gli altri immobili con destinazione di culto ed attività benefiche è giusto che non la paghi e non solo per una legge esistente, anche se di difficile e tortuosa interpretazione, ma soprattutto perchè supplisce a deficienze dell'amministrazione pubblica e l'inesistenza di politiche sociali ed assistenziali a favore dei più deboli. Le mense della Caritas, l'assistenza da parte delle Comunità di S.Egidio e tante altre che quotidianamente aprono le loro porte a quanti sempre più numerosi chiedono aiuto.
Certo mi aspetterei un atto di onestà morale da parte delle gerarchie ecclesiastiche che dovrebbero avvertire tutto il dovere di comportamenti adeguati ed in linea con principi sacrosanti di giustizia assumendo iniziative senza attendere le ipotetiche verifiche delle amministrazioni comunali.
Diano esempio di rettitudine ad una comunità sempre più delusa e smarrita non più disposta ad assistere a comportamenti deplorevoli e dichiarazioni senza senso come quella del Card.Bertone.  
Ha ragione il mio amico di antica data, con un breve ma intenso periodo trascorso nell'Aula del Senato, quando commenta il mio precedente articolo con le parole sopra riportate.
L'equità è parola troppo forte perché sia tradotta in fatti concreti, nessuno è disposto a rinunciare ai propri privilegi, al proprio piccolo orto entro il quale rifugiarsi e trincerarsi.
Lo scontento generale è più che giustificato da una grande delusione che,in verità, è stata una grande illusione intrisa di tanta ingenuità.
La gente comune era convinta che il governo così detto dei tecnici avrebbe operato con criteri diversi dalla politica ed invece ha dovuto constatare con amarezza che non è altro che il braccio operativo di ciò che la politica avrebbe voluto fare ma non ha fatto per non perdere il consenso, convinta della stupidità del popolo di quel popolo che sta covando una rabbia per le ingiustizie che continuano a prendersi gioco della vita di uomini,donne ed anziani ormai esasperati.
Vedremo gli aggiustamenti che per quanto potranno esser fatti non porranno la manovra sul binario della equità e della giustizia sociale.
Ancora una volta la politica mostra tutto il suo cinismo aumentando sempre più le distanze dalla gente che sembra aver compreso gli strani giochi del grande mercato delle vacche.