Un luogo di incontro,di confronto,di dialogo,di ascolto,di denuncia,per ristabilire la normalità ed il rispetto delle idee politiche e religiose

venerdì 14 ottobre 2011

Ma domani è un altro giorno

Votata la fiducia, un grande respiro di sollievo ed il Presidente ripreso e fotografato, legittimamente soddisfatto, con i deputati a lui più vicini come Nicola Cosentino, Verdini ed altri autorevoli esponenti della maggioranza ed uno stuolo di bionde deputate.
Soltanto qualche ora dopo, il Consiglio dei Ministri tra i vari provvedimenti approvati delibera il taglio di 60 miliardi all'Arma dei Carabinieri,alla Guardia di Finanza ed ai Vigili del Fuoco oltre che il taglio dei ticket degli statali, edilizia sanitaria e scuola. Come previsto qualche spicciolo al Ministero dell'Ambiente in risposta alla supplica del Ministro Prestigiacomo.
Dimenticavo, il CdM ha deliberato anche la nomina di quattro tra vice Ministri e sottosegretari.
Bersani l'ha definito il mercato di Porta Portese ma non concordo per niente.
Porta Portese ha una sua nobiltà popolare che non va confusa con altra tipologia di mercati.
Questa la sintesi di una mezza giornata di ordinaria tristezza.
Ma come in un celebre film la frase ormai nella memoria collettiva "domani è un altro giorno" , è la giornata preparata, voluta dai movimenti ma principalmente dalla gente, dai giovani che da ogni parte d'Europa, i così detti indignati ,faranno sentire la loro voce in più di 900 città unendosi idealmente alla giornata dell'United for Global  Change  contro le politiche economiche varate dai governi per fronteggiare la grave crisi.
Nel nostro Paese si potrà dire domani oggi è un altro giorno, è il 15 di Ottobre che non ha nulla a che fare con ieri, un'altra giornata da cancellare che non appartiene ai giovani, non appartiene alle persone perbene, alle persone che lavorano,alle persone che con sacrifici immani cercano di far quadrare i conti ma soprattutto non appartiene a quelli che il lavoro l'hanno perso e vanno ad infoltire le fila dei nuovi poveri.
Mons. Antonio Riboldi ha detto nella preparazione dell'Omelia di Domenica :Mentre scrivo passa davanti ai miei occhi la folla di chi disperato cerca un 'qualsiasi lavoro', il più delle volte perché deve mantenere una famiglia. Sa che è un suo diritto, prova a bussare a tutte le porte, ma la risposta è sempre la stessa: 'Siamo in crisi; ora non c'è posto!'. 
È duro non sapere che fare di fronte a tali problemi, anche perché ricordo le lacrime di papà, quando venne colpito alla gamba da una barra di acciaio infuocata ... e fu licenziato! 
Passarono mesi per poter ritrovare la possibilità di un lavoro, anche perché era ridotto ad essere zoppicante. Ma la volontà di dare alla famiglia - che era di sette figli piccoli, più mamma - era più forte del dolore. 
E lo guardavo con tristezza e orgoglio, ogni mattina partire in bicicletta, per trovare un qualsiasi lavoro, pur di portare a casa qualcosa che ci sostenesse. E questo per anni. 
E quanti, come papà, oggi si trovano nelle stesse condizioni? "
Questa giornata è il momento della speranza,della costruzione di una visione diversa dell'organizzazione del bene comune, di un nuovo modello di società da non liquidare come pura e semplice utopia come qualche politico distratto, senza memoria delle piazze vissute in prima persona tra le  manganellate e le gratuite aggressioni,  ha voluto bollarla. 
L'utopia, i sogni non è vero che non possono avverarsi,concretizzarsi quando c'è la volontà e il desiderio di costruire un futuro migliore.
Le nuove generazioni hanno tutto il diritto di negare ogni delega di rappresentanza a chi negli anni non ha saputo  percepire le istanze di rinnovamento, non ha progettato un futuro, non ha neanche difeso uno stato sociale per  tutelare la generazione dei loro genitori anzi l'ha volutamente distrutto.
E' un sistema che deve cambiare e l'enorme partecipazione, il grande dibattito che va aldilà dei confini nazionali, sono la testimonianza che siamo alla vigilia di cambiamenti epocali che dovremo tutti favorirne la concretizzazione se non vogliamo ammazzare la speranza e il diritto al futuro delle nuove generazioni.



Nessun commento:

Posta un commento