E' trascorsa quasi una settimana dalle riflessioni fatte in occasione della parolaccia rivolta dal Ministro gentleman al giovane Sindaco di Verona reo di aver detto quello che tanti pensano ed ecco che la cronaca politica non fa mancare le novità.
Questa volta non si tratta solo della patologia denunciata da Flavio Tosi ma qualcosa in più, almeno per quanti, nonostante tutto, amano questo Paese e pretendono che sia rispettato anche sullo scenario internazionale, quanti ritengono che gesti e battute goliardiche fatte da chi rappresenta il Paese non sono un fatto personale o privato.
I sorrisetti e le risate di ieri che ancora una volta hanno messo in discussione la credibilità dell'Italia non sono una casualità, non rientrano in un fatto episodico ma sono l'ulteriore prova, per quanti non lo avessero ancora capito, della considerazione e della mancanza di autorevolezza di cui gode il nostro Paese.
Della coppia Sarkozy-Merkel possiamo fare tutte le critiche che vogliamo ma certamente non è una coppia espressione dell'odio della sinistra e dei comunisti che ancora vagano in Europa, sono espressione della destra e del potere che governa un pezzo importante del continente, è la coppia che ieri ha ridicolizzato l'Italia.
Se nonostante questo si vuole continuare a difendere l'indifendibile, lo si faccia pure ma questo Paese, grazie a questi atteggiamenti, ha le ore contate.
I soliti irriducibili daranno addosso alla coppia, coniata da alcuni, Stanlio ed Onlio per le grasse risate ma i fatti sono questi e non altri.
Non c'entra nulla parlare d'altro quando le responsabilità sono ben chiare.
Pretendere un passo indietro da chi ritiene d'essere stato il miglior Presidente del Consiglio della storia repubblicana è cosa troppo azzardata, pretendere umiltà da chi, nonostante l'età, afferma di non aver mai fallito una sola volta nella propria vita è chiedere l'impossibile, ma chiedere di fare un gesto per il bene del Paese in un momento estremamente delicato della sua storia ritengo sia nella natura delle cose. Una richiesta che mi aspetterei partisse da un grande senso di responsabilità di quanti nel PDL si richiamano a valori evocati in tante occasioni e sempre riguardanti gli altri.
Forse è troppo parlare di senso di responsabilità e di valori quando si ritiene più importante concludere comunque la legislatura per difendere il proprio tornaconto ed il proprio vitalizio alla faccia anche dei tanti irriducibili ed ortodossi del peggiore berlusconismo.

Aniello Beneduce
RispondiEliminaUN PASSO INDIETRO NON LO' FARA MAI, LUI LO' SA' BENE CHE UNA VOLTA FINITO IL MANDATO DI PRESIDENTE , CI ARRIVERA IL MANDATO DI CATTURA, LUI STA' PRENDENDO SOLO TEMPO MA A SPESE DEGL'ITALIANI...
Emanuela Medoro
RispondiEliminaahimè, punta al Quirinale!!!Vergogna.