Un luogo di incontro,di confronto,di dialogo,di ascolto,di denuncia,per ristabilire la normalità ed il rispetto delle idee politiche e religiose

sabato 3 settembre 2011

Paese di m....

E il premier: «Paese di m... io me ne vado»(Corriere della Sera .it)

Ve l'immaginate un Presidente degli Stati Uniti che in una conversazione telefonica parli del proprio Paese definendolo m.... e dal quale andare via?

In Italia tutto questo avviene nella più assoluta indifferenza di quanti ritengono le conversazioni telefoniche un fatto puramente privato e che anzi andrebbero puniti quei giudici che si permettono di spiare e venire a conoscenza di ricatti e fatti di uno squallore sempre crescente.

Questo Paese ritenuto di m.... da chi ne ha la responsabilità del suo prestigio,dei suoi valori, del suo sviluppo,della sua crescita.
Questo Paese ritenuto di m.... da chi lo guida da quasi un ventennio.

Ma, allora, c'è da crederci? Dobbiamo preoccuparci?
Ma allora aveva ragione quel Ministro della Repubblica che non troppo tempo fa nel parlare del tricolore lo definì utile per pulirsi la parte posteriore?

C'è un collegamento ideale in episodi in apparenza marginali che i tanti comunisti ancora in circolazione vorrebbero strumentalizzare.

Non esageriamo, è una frase detta in un momento di rabbia, in privato, uno sfogo nel corso di una conversazione dai toni alquanto preoccupanti.

Oppure è il preludio per un autoallontanamento di memoria craxiana?
Non è dato sapere ad alcuno ma non ho mai creduto assolutamente alla casualità di talune affermazioni in soggetti seppur discutibili ma dotati di grande astuzia ed intelligenza.















Nessun commento:

Posta un commento