Un luogo di incontro,di confronto,di dialogo,di ascolto,di denuncia,per ristabilire la normalità ed il rispetto delle idee politiche e religiose

sabato 10 settembre 2011

BCE :STOP al paracadute!

di Antonio Menna


Niente più paracadute dalla BCE per i titoli italiani, con cui nascondere la bancarotta continua


Giorni or sono, forse conisiderato catastrofista, contrariamente a quanto scrivevano i mass media, avevo pronosticato che la BCE non avrebbe più sostenuto l'acquisto dei titoli italiani. Il tedesco Jurge StarK si dimette dal direttivo BCE per la sua contrarietà all'acquisto dei titoli iitaliani, opinione sempre più diffusa in Germania e Francia, un carro su cui sono già salite Austria, Slovenia e Slovacchia, mentre il ministro tedesco Oettinger propone bandiere a mezz'asta per i paesi cicala come il nostro.In Svezia il Ministro delle Finanze ha giudicato molto preoccupante la nostra situazione e quasi farseschi i comportamenti politici. Ieri bruciati 157miliardi di euro sulle borse europee, con Milano capofila che perde 15,6miliardi di capitalizzazione.

E così mentre un euforico Berlusconi parla di manovra miracolo (sarà un'allucinazione da cocktail ?) e il narciso Tremonti partecipa al G7, dimenticando, se lo sa, che solo un accordo con il BRIC può salvarci, Il Presidente Napolitano convocava Draghi. Questa manovra recessiva, iniqua, scriteriata spinge la Marcegaglia, in assenza di provvedimenti che rilancino lavoro e consumi anzi li riducono, a ridire " o che il Governo agisca o tragga le conseguenze".

Il Paese le conseguenze le ha già tratte, scollamento con le Istituzioni, perdita di consenso continuo per il Governo, vendite a picco per i GIORNALI filoberlusconiani, contestazioni diffuse a macchia di leopardo ovunque e in ogni ambiente. Ricordava Mario Sechi che l'estate delle quattro manovre (scellerate aggiungo io) in quaranta giorni è finita, comincia l'autunno e possiamo solo sperare in una opposizione seria e concreta che aiuti le famiglie, faccia pagare i ricchi, eviti estorsioni e rapine di stato ai più deboli, rilanci occupazione e consumi, altrimenti l'uomo della linearizzazione (Tremonti), una delle più grosse scemenze economiche e politiche, con Sacconi, Romani e Brunetta, andranno avanti anche con la delega per le invalidità e le pensioni di reversibilità.

Grazie a loro siamo in trincea e non è detto che le nuove povertà create sopravvivano, con la dignità di cittadini, all'incompetenza, all'ingiustizia, alla rapina di Stato a favore dei ricchi e delle caste, protette e rinforzate da una manovra finanziaria che riguardava il Paese di TUTTI e non dei soliti alcuni.
E' questione di libertà e noi, fino in fondo, dobbiamo difenderla, per dare una speranza ai giovani traditi, un futuro agli anziani dimenticati, una credibilità all'Italia.

Nessun commento:

Posta un commento