Pasta al ragù, 1 euro e 50; roast beef, 2 euro; birra, 1,60; caffè, 42 centesimi; pasticcino, 0,46; aperitivo o ammazzacaffè, 0,93. E poi ancora, spremuta, 92 centesimi; panino col prosciutto, 1,17; tramezzino, 96 centesimi; cappuccino, 58; tè con fette biscottate, 84 centesimi.(Il Fatto Quotidiano.it)
Crisi, Tremonti e la rabbia in rete
Il buon esempio. “Prima di abbassare a noi gli stipendi, prima di aumentare le tasse perché lo chiede l’Europa, perché non dimezzate le vostre entrate visto che nell’Ue nessuno guadagna come voi?”(La Repubblica.it)
«Tutti a pranzo al Senato: con 1,60 euro»|Il menu
POLITICA L'invito ironico della Rete che diffonde il menu dei senatori(Corriere della Sera.it)
David Cameron in Parlamento
«Pronti a bloccare i social network»
'IlGiornaleItaloAmericano.com| Politica - Opinioni |
| Scritto da Antonio Salzano |
| Giovedì 04 Agosto 2011 08:06 |
Come internet sta cambiando il modo di fare politica Sono alcuni mesi che sono sorti in rete, sul social network Facebook, sulla scia del così detto popolo arancione che ha sostenuto con caparbietà la candidatura del nuovo Sindaco di Napoli Luigi De Magistris e la cui elezione ha lasciato esterefatti gli apparati tradizionali di partito dei due schieramenti, gruppi che in poco tempo hanno raccolto migliaia di adesioni. Gruppi come i Friarielli Ribelli(friarielle=frigiarelli, cime di rape, cotte in padella con olio, aglio e peperoncino), CleaNap (v. to clean e Nap(oli)), che armati di zappe,scope e quant’altro necessario compiono veri e propri bliz in piazze, strade e vicoli della città, pulendo e recuperando spazi di verde e coinvolgendo gli abitanti, sensibilizzandoli a continuare nella cura dei luoghi ripuliti;altri come il gruppo Mo’Basta!Napoli pulita (adesso basta!Napoli pulita), hanno una funzione prevalentemente di denuncia e di sensibilizzazione. Un fenomeno sempre crescente che a Napol, aldilà delle capacità e dei fatti che andranno verificati a tempo debito,ha visto una candidatura sostenuta prevalentemente dalla rete e che continua in un’azione di sostegno concreto voluto da una parte di cittadini,in maggioranza giovani,che intende agire in prima persona per la tanto auspicata rinascita della città. La comunicazione in rete, naturalmente, va ben oltre i singoli territori, va sempre più assumendo una connotazione sostitutiva di strumenti tradizionali di aggregazione e,in tempi complicati come quelli che viviamo di crisi globale, di scollamento tra la rappresentanza politica e la gente comune , ha creato un vero e proprio luogo di dialogo, di confronto e di partecipazione. Gruppi come quello più recente nato appena un mese fa su FB che conta oggi oltre 15 mila iscritti dal nome originale che si rifà ad un celebre motivo del compianto cantautore Rino Gaetano, Nun te regghe più , si propone di portare avanti una proposta di legge che metta fine ai privilegi di quell’enorme numero di italiani che vive di politica, dai parlamentari ai consiglieri regionali,provinciali,comunali e di quartiere fino ai consiglieri di società partecipate etc con tutti i compensi e privilegi che vanno ben oltre la media europea. Un numero sempre crescente di cittadini,giovani,uomini,donne e anziani che in un momento di grande crisi economica non intende più subire passivamente i sacrifici richiesti da chi,anche in occasione di recenti proposte di un gruppo politico,ha solennemente bocciato il provvedimento –da destra a sinistra-che avrebbe visto decadere l’assegno vitalizio oggi assicurato anche ad un parlamentare che abbia svolto l’attività per soli quattro anni. Una realtà sempre più concreta che anche nella recente competizione amministrativa e dei referendum ha inciso in maniera determinante, una realtà che si muove fortunatamente in un ambito di regole previste dal nostro ordinamento, certamente non gradita al variegato mondo della politica anche se molti sono gli esponenti politici che hanno capito per tempo il cambiamento in atto. Se la rete è riuscita a far recuperare fiducia ai cittadini nella politica vera a servizio della comunità, è già un gran passo che potrebbe indurre la politica a correre ai ripari, rivedendo radicalmente un sistema di rappresentanza dai costi non più sopportabili, dando un segnale forte non solo di condivisione dei sacrifici ma principalmente del modo di intendere la politica più vicina ai bisogni ed alle necessità dei cittadini. A volte anche le utopie diventano realtà. |



Nessun commento:
Posta un commento