Ho lasciato poche ore fa un caro amico d'infanzia che per varie vicissitudini è stato costretto a rimboccarsi le maniche a 67 anni tornando al lavoro percependo 800 euro al mese.
Stamani, prima di incontrarmi con lui, sempre sorridente e disponibile con tutti, nell'effettuare la mia quotidiana rassegna stampa, mi ha colpito particolarmente una notizia di cronaca, di quelle che ti lasciano interdetti e sulle quali torni a riflettere proprio quando ascolti persone normali, che combattono,lavorano,affrontano la vita con coraggio e tanta forza di volontà.
Una maxi rissa in uno dei più importanti e costosi villaggi turistici a seguito della quale le forze dell'ordine hanno arrestato circa dieci giovani tra 23 ed i 26 anni quasi tutti disoccupati.
Un Club esclusivo frequentato da disoccupati, un uomo di 67 anni costretto a tornare al lavoro per 800 euro al mese, una cifra pari ad una minima parte del costo della vacanza dei giovani disoccupati.
Una moltitudine di persone che naviga nel mare del lavoro nero, dei guadagni facili, dell'evasione totale, che neanche minimamente viene sfiorata dalle dispute di questi giorni che interessano solo i soliti lavoratori dipendenti e sui quali esponenti dello stesso Governo compiono sforzi sovrumani per decidere se il TFR va dato dopo due anni o distribuito sullo stipendio, se spostare il 25 aprile alla domenica successiva o precedente oppure comunicare a San Gennaro di spostare la data del miracolo della liquefazione del sangue.
Tranquilli i poveri disoccupati del Club esclusivo, tranquilli i possessori dei grandi redditi,tranquilli gli evasori di ieri e di oggi, c'è il mio amico e tanti come lui che per 800 euro al mese tornano a lavorare a quasi 70 anni.
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