Una famiglia su cinque vive in condizioni di povertà,ecco in sintesi il quadro delineato dall'ultima indagine ISTAT che in un contesto come quello che viviamo in questi giorni, con una finanziaria che inciderà sui ceti medio-bassi,è destinata a far incrementare notevolmente questi dati.Oltre 8 milioni di poveri in Italia nel 2010Secondo l'Istat, sono oltre 8 milioni le persone povere in Italia, 3 milioni in poverta' assoluta-(ANSA.it-15-7-2011)
Il costo di quest'ultima manovra ,che secondo il Presidente del Consiglio doveva essere di semplice aggiustamento, è stato calcolato che inciderà in media circa mille euro a famiglia.
E' di queste ore che il debito pubblico è notevolmente aumentato e quindi tutto fa supporre che a breve bisognerà inventarsene un'altra di manovra.
Siamo sul Titanic, ha detto il Ministro dell'Economia e se lo dice chi ha la responsabilità dei conti, c'è da crederci.
Ma invece di perdere due anni a trastullarci e raccontarci favole, che eravamo i più bravi della classe, che non c'erano problemi, che dovevamo spendere per non fermare l'economia (ma con quali soldi?), che le nostre mogli,madri,sorelle non sapevano fare la spesa come la mamma del Presidente del Consiglio, si fosse fatto appello al Paese in maniera seria e rigorosa e si fosse raccontata un'altra storia con fatti veri,raccontando la verità, non sarebbe stato meglio?
In Germania è stata fatta una manovra di sangue ma i risultati sono venuti subito.
Chiedere sacrifici a tutti, dando segnali di equità, chiedendo in rapporto alle proprie ricchezze e non facendo pagare i soliti noti per poi vedere incrementare i dati sopra riportati.
Maggiori sacrifici per le fasce alte, un serio impegno per far emergere quella larga parte di cittadini che non paga le tasse ma li vedi scorazzare su imbarcazioni da sogno,in auto superlusso e usufruire dei servizi pagati con le tasse dei soliti noti, questo no,neanche per sogno.
Non per ripetere cose dette e ridette che riemergono ogni qualvolta si chiedono sacrifici ai cittadini, ma si vuole una volta per tutte mettere a fuoco i costi della politica che,visti i risultati, non produce quanto costa? Si vuole una volta per tutte prendere dai cassetti le proposte di legge per la riduzione dei parlamentari che ogni partito tiene li per dire noi lo abbiamo proposto e poi prendere per i fondelli la gente? Prova ne è l'ultima votazione per approvare l'abolizione del vitalizio per i parlamentari con meno di un certo numero di anni: tutti contro l'abolizione, tranne i deputati dell'Italia dei Valori.
E l'abolizione delle Province? Guai a parlarne, perfino la Lega non vuol sentirne parlare; ma siamo matti? Centri di potere per accontentare accoliti e sottoaccoliti locali.
Ma la classe politica crede davvero che la gente sia disposta in eterno a far finta di niente? Quando i dati dell'ISTAT registrano che circa il 15% dei cittadini vive in condizioni di povertà e che tutti i presupposti fanno ritenere il dato in aumento nei prossimi mesi, ritengo si scherzi col fuoco.
Non è possibile tirare ulteriormente la corda in una situazione dove a parole si dice voler fare una politica per la famiglia e dall'altra si abbatte la scure dei tagli dei bonus proprio destinati alle famiglie, capisco la difesa ad oltranza di certe caste di intoccabili, capisco che solo sfiorarle potrebbe costare caro alla vita di un Governo già alla canna del gas, capisco che toccare minimamente le corporazioni può costare caro, ma capisco anche che i cittadini comincino a dubitare della propria rappresentanza parlamentare.
Il risultato degli ultimi referendum hanno dato un segnale chiaro, bisogna riappropriarsi della politica con gli strumenti che la carta costituzionale prevede.
Non è possibile fidarsi della politica? Allora via ai referendum, a raffica, e il prossimo dritti al cuore di quanto più caro rappresenta per i mestieranti della politica: riduzione della rappresentanza parlamentare, dei consigli regionali e comunali, abolizione delle inutili province, rigorosa incompatibilità di cariche,abolizione dei vitalizi,adeguamento dei compensi alla media europea,abolizione dei mille privilegi,etc
Sacrifici? OK, ma per tutti.

concordo. ma non capisco per quale motivo nella ultima finanziaria i tagli dei costi della 'classe politica' (per modo di dire, magari fosse classe politica) non sono applicabili da subito.
RispondiEliminail problema deve stare da qualche altra parte: se la maggior parte degli stati sono in bancarotta, chi lo paga il debito ed a chi ...?
non farebbero prima a stampare piu' soldi e distribuirli equamente a tutti senza fare tutto questo casino ?
e' troppo complicato ? oppure sarebbe un modo semplice per ridurre le differenze e fare in modo che tutti possano vivere decentemente ?
forse si eliminerebbe la criminalita' ? la fame nel mondo ? e tante altre cose generate dallo scontento e dalla mancanza di vivere ad un livello minimo ?
a quel punto: sarebbero proprio necessari i soldi ? stiamo arrivando al punto di cambiare sistema economico ?
Antonio Menna ROMA
RispondiEliminaFaccio mio, per quanti a destra o manca, terzopolisti, nuovisti, antagonisti ricoprono cariche pubbliche, faccio mio l'interrogativo terribile che il Vescovo di Chieti, Bruno Forte, in chiesa si è domandato "se sia possibile essere così ciechi, come si possa non capire che in questo momento la politica deve dare segnali di equità e di giustizia".