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giovedì 25 novembre 2010

Immondìzia, munnèzza e munnezzàglia

Stabiliamo, intanto, che nella lingua italiana l'unico termine appropriato è immondìzia, poi, se si vuol usare il termine dialettale si dica munnézza  ed ancora, se si vuole associare il termine a quanti sono responsabili di questo disastro si parli pure di munnezzàglia (minutaglia, frantumi) componenti dell'immondizia.

Stabilito ciò e sgomberando il campo da tutti i critici del giorno dopo, dai tuttologi, dai critici prevenuti ed in mala fede, se si ha voglia di comprendere le ragioni che hanno portato a questa vera e propria tragedia, si ascolti con mente serena, l'intervento dello scrittore Roberto Saviano quì sotto riportato.

Se si ha sempre voglia di affrontare il discorso in termini propositivi e pensare all'oggi e al futuro, per cortesia, non si liquidi il discorso con la solita frase cotta e ricotta "ma non sapete fare la differenziata" è come rimproverare un bravo cuoco per non aver saputo fare gli spaghetti a vongole senza fornirgli gli elementi necessari: gli spaghetti e le vongole.
A Salerno il supercriticato ma ottimo Sindaco De Luca ha fatto ciò che andava fatto ottenendo risultati da record.

A Napoli, non oggi, ma da anni, le amministrazioni che si sono succedute (per la gioia dei tanti :di centro-sinistra, per non andare troppo indietro nel tempo con le giunte di "mani sulla città" del Sindaco Lauro), hanno sottovalutato la portata del problema, così come gli altri piccoli e grandi comuni della Campania con l'esclusione di quanti, come Salerno, hanno saputo dotarsi degli strumenti necessari.

Ma il Governo centrale che ha nominato in questi ultimi sedici anni i commissari, ha elargito fiumi di danaro e in questi ultimi due anni ha promesso in pompa magna di aver risolto tutto, prima riscuotendo un buon successo elettorale poggiato sulla immondizia e mandando a casa il Governo Prodi poi tornando a promettere quello che qualsiasi normale intelligenza avrebbe dovuto rimandare alla pernacchia di memoria Eduardiana...fra tre giorni sarà tutto risolto.

Occorre guardare avanti, costruendoli davvero gli impianti necessari in tempi ragionevoli e trasferendo i rifiuti nei prossimi giorni ed anni che intercorreranno, nei siti che sono sul territorio nazionale e se occorrerà anche all'estero perchè la Campania è già una grande immensa discarica con rischi reali per la salute.

E non servono a nulla le prove generali di federalismo messe in atto da Cota in Piemonte e Zaia in Veneto proprio quest'ultima che dovrebbe avere memoria storica neanche troppo lontana di come Napoli e la Campania abbiano contribuito non solo ad accogliere rifiuti tossici illegali ma a dare lavoro nei periodi bui a quante, in particolare donne, venivano accolte nelle case  per trovare lavoro.

Si faccia come l'ex Ministro e oggi Presidente della Regione Veneto che ha minacciato di trattenere i soldi delle tasse in occasione della recente alluvione ottenendo una risposta immediata dal Governo; si alzi la voce per poi abbassarla il giorno dopo, si parli male dei soliti terroni per poi chiedere scusa il giorno dopo.Ma mi faccia il piacere ! (Totò docet)

1 commento:

  1. E’ avvilente ascoltare le sortite quotidiane di certi “governatori” ed è straziante sentire che, giorno dopo giorno, la Nazione muore.

    Solo 30 anni fa i terremoti di Friuli e di Irpinia e più recentemente quello in Umbria furono percepiti come tragedie nazionali; più indietro nel tempo, ma ancora viva nel ricordo di ciascuno, l’alluvione di Firenze provocò un grandioso slancio di solidarietà nazionale (ed internazionale).

    Oggi come sono percepiti dagli “Italiani” il terremoto dell’Aquila, l’alluvione del Veneto, i rifiuti in Campania e Sicilia ?

    Chi ha fatto regredire questo Popolo ?

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