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Ha
ragione Fulvio Scaglione di Famiglia Cristiana, riferendosi alla foto
dell'Aula di Montecitorio deserta in occasione dell'intervento del
Ministro Gentiloni per riferire sull'uccisione del cooperante con un
drone americano dopo anni di prigionia, Ricordiamoci
quell'immagine, teniamocela cara.
E
sì, caro Scaglione, teniamoci cara questa ennesima immagine dello
squallore della nostra democrazia ma troppe immagini dovremmo tenerci
care amico mio, ma la memoria labile degli italiani risolve tutto con
una frase che il grande Eduardo sintetizzò in E'
cosa 'e niente.
Ma
perché sono forse edificanti le lungaggini e
i continui rinvii della Commissione
Giustizia per
la discussione delle
proposte di Legge per la modifica della
Legge 184/83, richiesta anche dalla Corte Costituzionale, per
consentire l'accesso alle proprie origini?
La
legge italiana non consente
ai figli non riconosciuti alla nascita di sapere chi sono.
La
punizione dei cento anni così
come l'hanno definita i tantissimi aderenti al Comitato Nazionale
per il diritto alle Origini Biologiche guidato con determinazione e
tanta pazienza dalla Prof. Anna Arecchia e dalla Dott. Emilia
Emiliani, deve
trovare una sua fine, non è possibile andare oltre ogni limite di
sopportazione e di decenza.
“Uno
sbilanciamento eccessivo tra il diritto della madre che non vuole
essere nominata e il diritto del figlio a sapere. Noi tutti figli
adottivi, che veniamo da ogni parte d'Italia, stiamo lottando per far
si che ciò cambi, richiedendo di abbassare la soglia del diritto dai
100 a 40 anni.”
“Sono
otto anni che ci stiamo impegnando per non scontarne cento, ma
l'ostracismo nei nostri confronti, frutto di alleanze pericolose e
vecchi stereotipi, continua a rendere impossibile esercitare il
nostro umano ed essenziale diritto al l'identità” ,così
scrive la Dott. Emiliani invitando a divulgare la manifestazione che
ancora una volta si terrà a Roma il prossimo 10 Maggio in piazza
Montecitorio.
Posso
soltanto immaginare ciò che provano da anni le migliaia di persone
mortificate da una Legge assurda e, come se non bastasse, da chi
dovrebbe tutelare i diritti più elementari dei cittadini , assistere
a corsie preferenziali per divorzi brevi e leggi ad personam.
La fiducia sulla riforma elettorale decisa poche ore fa è la ciliegina sulla torta di quell'Aula vuota che anche quando è piena è purtroppo la rappresentazione del vuoto istituzionale che aumenta sempre più la voragine creatasi tra la rappresentanza ed i cittadini.
Antonio Salzano, sostenitore del diritto alle origini, da anni al nostro fianco e con la sua penna denuncia l'inerzia della politica
RispondiEliminaAnna Arecchia
Lidia Lidia Masi
RispondiEliminaGrazie Antonio Salzano per essere "costantemente"dalla nostra parte. Dici bene ormai siamo giunti alla "pura indecenza" veder passare ed approvare nel giro di poche ore leggi che servono solo a garantire le poltrone ai nostri politici......e poi assistere al l'ostruzionismo più totale per favorire poteri forti. Ormai è fin troppo chiaro Questo è il Paese dove i diritti civili più elementari non solo vengono ignorati ma addirittura calpestati....Non ci sono tante parole da aggiungere.....è una VERGOGNA!!!!
Comunque il "grazie" va a voi tutte/i che caparbiamente e con grande tenacia e impegno non mollate mai!
EliminaMaria Pia Orsinelli
RispondiElimina·
"Ma perché sono forse edificanti le lungaggini e i continui rinvii della Commissione Giustizia per la discussione delle proposte di Legge per la modifica della Legge 184/83, richiesta anche dalla Corte Costituzionale, per consentire l'accesso alle proprie origini?".....di questa, non ne parliamo proprio, Antonio Salzano !!!!! grazie