Un luogo di incontro,di confronto,di dialogo,di ascolto,di denuncia,per ristabilire la normalità ed il rispetto delle idee politiche e religiose

domenica 22 marzo 2015

Due voci nel primo giorno di Primavera

"Il problema non è mangiare, il problema più grave è non avere la possibilità di portare il pane a casa, di guadagnarlo; e quando non si guadagna il pane, si perde la dignità e questa mancanza di lavoro ci ruba la dignità! Dobbiamo lottare contro di questo, dobbiamo difendere la nostra dignità di cittadini, di uomini, di donne, di giovani. E' questo il dramma del nostro tempo. Non dobbiamo rimanere zitti!" (Papa Francesco)

"Nella lotta alla mafia bisogna avere più coraggio
Su corruzione e falso in bilancio occorrono leggi più determinate, corruzione e mafia sono due facce della stessa medaglia (don Ciotti)


Da Napoli e  Bologna nella stessa giornata due voci della Chiesa, quella autentica, Evangelica, hanno adoperato parole forti contro la corruzione ed il malaffare chiamando i cittadini alla mobilitazione ed alla lotta.

Papa Francesco ha utilizzato parole ormai in disuso che fino a qualche tempo fa eravamo abituati a sentire da taluni settori della politica ormai latitante e contagiata fino al midollo da una pseudo politica svuotata ideologicamente dove sono irriconoscibili differenze e obiettivi.

Mi piace riportare un post preso in rete scritto da un vecchio compagno di scuola che mi risulta abbia fatto politica militante con serietà ed impegno :Ho ascoltato con interesse ed emozione l'intervento di papa Francesco a Scampia. E' il linguaggio molto familiare a quelli della mia generazione che veniva usato dai grandi dirigenti della sinistra italiana. I concetti di dignità e libertà connessi in modo indissolubile alla possibilità, per un uomo o una donna, di accedere al mondo del lavoro. il lavoro come riscatto e conquista civile. ma perché abbiamo potuto immaginare che queste parole cosi' nobili fossero diventate vecchie e fuori moda? Grazie Francesco per avere ricordato a tanti che valori come la libertà dal bisogno e la dignità sono eterni e per i quali vale sempre la pena spendersi ed emozionarsi.” (Enzo Serio).

Don Ciotti si è chiesto legittimamente, (presente anche il Presidente del Senato
Grasso) perché mai non sia stata ancora approvata l'abolizione dei vitalizi per i parlamentari condannati e non sia stata ancora varata una legge anticorruzione possibilmente non annacquata.


Due voci che si spera non abbiano gridato nel deserto del mondo dell'indifferenza e dell'egoismo, due voci della Chiesa che c'è, che è viva e presente e che parla il linguaggio della gente, nel primo giorno di primavera hanno acceso un raggio di sole nel buio cupo che ci circonda.

2 commenti:

  1. Leggendo i commenti allla visita del Papa mi sono chiesta che cosa ha sentito certa gente e mi è venuto il dubbio di aver capito male io .
    "Poteva dire ,poteva fare ,poteva denunciare " Tu hai riportate le parole esatte (anche io le ho scritte mentre le pronunciava ) e se non erano di condanna quelle ,non vedo cosa avrebbe potuto dire di più. Del resto ,per chi ha orecchie da intendere ,tutti i discorsi del Papa sono contro la corruzione ,laica ed ecclesiastica,contro il capitalismo che pensa al bene di pochi ,calpestando la dignità di molti .Forse la gente vorrebbe che sovvertisse l'ordine delle cose ,e credo lo vorrebbe lui stesso ma questo sarebbe un miracolo.e i nostri non sono tempi da miracoli. Ma "Gutta cavat lapidem "qualcosa cambierà, sta forse già cambiando

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo in pieno con la tua riflessione. Questa società così sempre distratta ma attenta a fare le pulci soltanto a chi voce nel deserto grida i valori autentici, la verità.
      Ma ,sai, dell'nformazione si prende si cita soltanto ciò che fa comodo, Papa Bergoglio dopo Scampia ha tuonato ancora in Duomo contro il danaro che quando entra anche nella Chiesa compie disastri...
      Stiamo vivendo un'epoca unica con un Pontefice straordinario che se avrà vita lunga ne vedremo delle belle.

      Elimina