Altri 30 cadaveri nel grande cimitero del Mediterraneo
Che il Mediterraneo sia quella nave che non si ferma mai.....cantava Bennato augurandosi un abbraccio tra i popoli che si affacciano su questo mare.
Oggi non c'è la nave ma i barconi.che trasportano speranze e morti.
A migliaia affidano la loro vita e quella dei figli per cercare un rifugio un futuro e spesso come è successo in questi giorni , arrivano soffocati , accatastati come merce avariata .
E' l'Italia il punto di approdo ,anche se non la loro meta.
Non c'è più spazio, non c'è posto neanche per i cadaveri.
E l' Europa e gli stati mediterranei non vedono ,non sentono quelle urla di dolore ,quel pianto dei bambini ?
Possibile che chi ha il potere di fare qualcosa non lo faccia e presto, presto ,senza egoismi ,senza abbassare le barriere.
Che il Mediterraneo sia veramente il Mare Nostrum , non nel senso del potere ,del possesso ,ma nostro in nome della fratellanza.
Angela Talu
01.07.2014 - Caro Antonio, un fatto è certo: l'attuale sistema di contrasto dell'immigrazione clandestina non funziona. In un semestre sembra che gli sbarchi abbiano superato le 60.mila unità, cifra incredibile, flusso insostenibile per l'Italia e, principalmente, per le Regioni meridionali (isole in testa) che non sono attrezzate per una tale marea di persone, pure se solo in transito. Io non capisco come l' Unione Europea non si faccia carico di tale emergenza, lasciando solo a noi l'onere di provvedere. Provvedere a cosa? A fare finta di contrastare queste emergenza? A diventare transito di clandestini per l'Europa? Non ho ben presenti le norme che regolano il fenomeno, ma se in un semestre ne abbiamo accolti oltre 60.mila, ciò sta a significare che il sistema non funziona. Il punto è che, continuando con questa inerzia europea, diamo adito al razzismo nostrano di proporre le misure più inumane e assurde che si possano immaginare. Cosa fare? E' l' UE che deve intervenire, e lo deve fare subito, altrimenti, oltre a rischiare un imminente collasso dell'Italia, alimenta anche spinte reazionarie che potrebbero degenerare. NM
RispondiEliminaNon c'è alcun dubbio sulle tue condivisibili osservazioni. Ma il punto, a mio avviso, è questo:
Elimina1) Respingerli e causare altre tragedie umane?
2) Non è forse inesistente la nostra politica estera? Non sarebbe il caso di puntare i piedi per terra nel consiglio Europeo e pretendere risposte certe?
3) Questa tragedia che sta vivendo questa povera gente non è forse il frutto della strafottenza dei popoli dei Paesi ricchi che non sostengono più progetti nei loro Paesi (e non parlo ovviamente degli esuli di guerra) e paesi come il nostro che hanno ancora debiti con l'ONU per progetti non finanziati?
4) Non è forse il traffico di armi (e in questi giorni l'Italia è crocevia di armi ad alta pericolosità, le nostre partecipazioni adazioni camuffat come "di pace" per poi assecondare interessi ben diversi ?
M il discorso è molto ampio e per me la solidarietà non ha confini o limiti, me lo impone la mia coscienza di uomo e di Cristiano