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venerdì 7 febbraio 2014

Uomini della Provvidenza


 
 

Certo che l'Uomo della Provvidenza Mario  Monti facesse il botto, Pierferdinando Casini partecipò al gran banchetto della discesa in campo che doveva sconvolgere gli equilibri nel centro-destra ma ingoiando subito il boccone amaro della sconfitta che poco meno di due anni dopo cerca ora di restituire all’uomo più ricercato da Chi l’ha visto? che, incassato in anticipo il premio con la nomina a Senatore a vita,  si concede di rado all’Aula del Senato (11,28 di presenze).

Cattolico fervente  da sempre Pierferdinando,altro Uomo della Provvidenza, coerentemente pone in atto l’Alto insegnamento tornando alla casa del padre chiedendo perdono e giurando fedeltà.
 
Comincia il grande riposizionamento in vista delle elezioni, che probabilmente andranno in onda sempre con la magnifica opera d’arte di quel genio leghista di nome Calderoli , con la messa in atto della grande sceneggiata delle tre formazioni pro-forma di centro-destra, di un PD sempre più capace, come bene ebbe a dire Walter Veltroni, di tagliare i rami su cui seggono le varie componenti vecchie e nuove, di una sinistra sempre più divisa e di un movimento sognante  in cerca di una massiccia affermazione che gli consenta di governare da solo.
 
Il nuovo Uomo della Provvidenza fa sognare i tanti che sperarono nel '94 e non solo, tante idee , anche alcune  condivisibili, che nonostante il parto a due difficilmente vedranno la luce ma staremo a vedere.
 
Sono troppi, sempre di più coloro che non possono permettersi di stare a guardare, di attendere che finiscano i giochi e a nulla servono le lezioni tenute in tv, ora anche  nel salotto ormai sempre più insopportabile di Santoro che dopo le continue presenze della Santanchè, ha optato per le lezioni di tal Briatore che vive all'estero, non paga le tasse in Italia ma in compenso quì dispensa sermoni e simpatizza per Renzi.
Continua il pericoloso gioco delle apparizioni  e delle luci in fondo al tunnel che chi deve fare i conti con la cassa integrazione, con la pensione di fame, con le imposizioni fiscali sempre più massacranti, i licenziamenti, la mancanza di lavoro, tutte cose cui ci siamo abituati a leggere e a sentire ma che solo chi le vive in prima persona può esprimere tutta la rabbia e il disgusto  per chi parla di ciò che sempre domani si dovrà fare  e mai  di  come oggi si deve e si può  fare per portare il piatto in tavola.
 

 

 

6 commenti:

  1. Gianni Vigilante
    sì, ma come uscirne?

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    1. Caro Gianni, è la domanda del secolo. Credere ad un progetto: quello di Renzi? Quello di Berlusconi? Quello di Grillo?...o si è ancora in tempo per qualcosa di veramente serio e nuovo? Io vedo buio....

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  2. Gianni Vigilante
    è da qualche decennio che ciò avviene, ed è ora di fare delle scelte: è facoltà di ogni essere vivente.

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  3. Gianni Vigilante
    ... anzi direi che è un dovere.

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  4. Milena Biglietto
    ma quale dei tre??? posso capire solo renzi almeno ha dalla sua la giovane età e solo per questo gli si può concedere di sbagliare..ma gli altri due sono due iene

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    1. se leggi tutto l'articolo credo che traspaia la leggera ironia su personaggi vecchi e nuovi dal tratto messianico tanto gradito agli italiani facili ad infatuarsi del messia di turno

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