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sabato 2 novembre 2013

Sentimenti umanitari


(foto Espresso -La Repubblica)
Premesso che sarebbe meglio evitare l'ipocrita discussione sulle dimissioni della Ministra Cancellieri, tanto sappiamo bene come questa pratica sia assolutamente tenuta fuori dalle Istituzioni italiane, sulla questione occorre osservare due aspetti: l'inaccettabile interessamento, anche in presenza di reali gravi condizioni di salute di un detenuto, da parte di un Ministro della Repubblica a favore di chicchessia e i particolari rapporti confidenziali esistenti con la famiglia della detenuta.
Non c'era bisogno che si scomodassero il Procuratore Caselli o l'on. Manconi per sottolineare che la Ministra ha segnalato unicamente un caso umano e null'altro e che non ci sono comportamenti penalmente rilevabili, anche Silvio Berlusconi era pervaso da sentimenti umanitari quando fece la famosa telefonata... ma la domanda è: quante telefonate sono state fatte per i  tanti Ciro Esposito sconosciuti a Ministri,Parlamentari o uscieri del Senato, per quell'80% dei detenuti che secondo il Sappe(sindacato autonomo della polizia penitenziaria) ha problemi di salute e dei quali il 38% versa in condizioni mediocri,il 37% in condizioni scadenti e il 4% ha problemi gravi di salute ? 
Tutto quà, anzi no, non meno delicati i rapporti di conoscenza e la liquidazione d'oro da 3,6 milioni di euro per appena un anno di lavoro del figlio della Ministra, ma questa è una piaga a parte già ampiamente aperta da Amministratori Delegati e Direttori Generali di Assicurazioni,Banche etc. che dopo bilanci disastrosi hanno arricchito i loro conti correnti e l'elenco è molto lungo e ben conosciuto.
Ben consapevole che anche le mie parole rimarranno chiacchiere, tutto si spegnerà tra qualche giorno per tornare a discutere per altri casi simili e dei medesimi vizi di questa italietta davvero stomachevole.

4 commenti:

  1. Gentilissimo, io non mi chiederei quante telefonate sono state fatte.
    Io mi chiedo perchè bisogna fare telefonate come se fossimo tra
    compari? Esiste uno Stato? Si facciano norme chiare sulla carcerazione
    preventiva. E bisogna anche guardare al reato eventuale. Se mi
    arrestano con il mitragliatore in mano mentre sparo allo stadio e
    uccido venti persone, in attesa del processo potrei starci anche 10
    anni. Me li trovo...fatti. Se qualcuno crede di avermi visto mentre
    mangiavo caramelline al supermercato, dopo aver roto la busta, mi
    potrebbero anche mandare a casa in attesa del processo o subito davanti
    al magistrato che prenderà i provvedimenti condannandomi subito o
    assolvendomi subito. Invece il sistema invalso è quello
    dell'appartenenza, della raccomandazione, dell'iniziativa volontaria,
    etc. che non va alla radice.
    Francesco De Notaris

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    1. Concordo in presenza di una condizione carceraria normale ma non in una situazone penosa e vergognosa come quella reale.

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  2. Anna Maria Isernia
    La risposta, ovvia e pure polemica, e' cosa avrebbero potuto offrire i familiari dei tanti Ciro Esposito in cambio?

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  3. Giacomo Miloro
    l'arroganza del potere. il clientelismo e l'autoritarismo che lo caratterizza ci rende tutti un po "Ciro Esposito"....

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