All'indomani della manifestazione di Napoli che finalmente ha visto un "fiume in piena" senza simboli di parte che non si vedeva da tempo, Il Manifesto, come suo solito, ha composto il titolo che meglio d'ogni altro sintetizza il cuore dell'evento "L'oro di Napoli" .
Quel titolo l'ho voluto di proposito leggere togliendo l'apostrofo "Loro di Napoli", sì perchè quel fiume in piena era la gran parte della città che metteva da parte quella peggiore che per anni ha avvelenato e purtroppo ancora avvelena la vita politica e sociale di questa grande città.
Per Loro di Napoli , la parte non rassegnata che non ha abbassato la testa , non ha taciuto, non ha sopportato lo scempio, il crimine perpetrato a danno di tutti, camorristi, contadini arricchitisi, politici e amministratori silenti e conniventi compresi, non è stata una piacevole passeggiata di un Sabato qualunque , è stata l'espressione più autentica di una partecipazione e volontà di riscatto, un inizio di un cammino che ritengo non resti iniziativa isolata.
Loro di Napoli se sapranno continuare questo cammino unitario salvaguardando e rispettando le diversità politiche, sarà l'unico modo per vigilare sugli impegni che lo Stato dovrà prendere per decidere il destino di territori massacrati e vilipesi per salvaguardare la vita di tutti e non solo di chi vi abita, isolando quanti non resistendo alla tentazione di inserirsi per fini diversi, per protagonismo personale, per continuare nella insulsa e becera strategia di scommettere sul fallimento dell'Amministrazione cittadina, cercheranno di deviare il percorso intrapreso da Loro di Napoli che deve andare oltre la città, oltre la Regione individuando responsabilità precise di quanti hanno taciuto nel corso dei Governi di Centro destra e centro sinistra, di quanti avevano responsabilità nelle Commissioni parlamentari, dei Presidenti delle Camere succedutisi, tutti responsabili delle morti di donne,uomini e bambini avvenute e che purtroppo avverranno.
Loro di Napoli dovranno vigilare sugli impegni del Governo che non dovranno essere ulteriore occasione di arricchimento di chi già ha seminato morte e dei loro protettori, dovranno vigilare sì sulle necessarie bonifiche dei territori massacrati ma soprattutto sulle bonifiche di quegli apparati politici che dovranno essere definitivamente portati a rifiuto ad evitare la morte completa della vita democratica del Paese.
18.11.2013 - Antonio, ho visto domenica scorsa Antonio Bassolino e mi sono complimentato per il risultato del processo che lo ha prosciolto da ogni accusa: sta a significare che, almeno dal punto di vista penale, non ha commesso atti di rilevanza penale nella gestione del problema rifiuti in Campania. E in questo marasma, avere un esponente di sinistra che viene penalmente scagionato, è un fatto di non poco conto. Altro però, è la responsabilità politica di Bassolino, come Sindaco di Napoli (in buona compagnia con altri), come Commissario straordinario e, poi, come Presidente della Regione. La situazione attuale della c.d. Terra dei fuochi, ma che io estendo a tutta la Campania e oltre, è responsabilità di tutta la classe politica, senza esclusione di nessuno, e Bassolino è solo uno delle centinaia di responsabili. Ai quali, comunque, non possiamo non accumunare, oltre ai delinquenti e ai camorristi, anche tutti i cittadini che sapevano perché vedevano, ma non reagivano: probabilmente non conoscevano i danni che i rifiuti sversati e interrati avrebbero provocato, ma che comunque vedevano gli sversamenti e gli interramenti effettuati in zone non a tanto attrezzate.
RispondiEliminaIn questo “casino”, mi si perdoni il termine, gli unici che ne escono puliti sono personaggi come Don Patriciello che hanno sempre denunciato, ma sono stati voci nel deserto.
Ora ben vengano i chilometrici cortei, le rilevanti manifestazioni, la presa di coscienza di tante migliaia di persone stanche di piangere e comporre i loro morti: ma mi auguro che non si passi da un estremo all’altro, cosa alla quale purtroppo noi italiani siamo abituati, cioè non si dica sempre no a tutto, a prescindere, finendo per lasciare, in definitiva, le cose al punto in cui sono ancora per decenni.
Una malignità: ma il Sindaco De Magistris, in questa vicenda, come si schiera? E’ il Sindaco di Napoli, cosa fa per risolvere il problema almeno nella “sua” città?
Negli ultimi anni gli unici discorsi seri e costruttivi li ho intesi solo, come al solito, dal “solito” Vincenzo De Luca che, da Sindaco di Salerno si è battuto per risolvere il problema almeno per la sua città e la sua provincia, senza purtroppo, riuscirvi, per gli ostacoli posti dal del Presidente Cirielli e dal Presidente Caldoro. Purtroppo questa è l’Italia, questo è il Sud, questa è la politica, ed è per questo che ho il timore che, passato il primo momento di massiccio coinvolgimento, tutto rimanga come prima. N.M.
SINDACO SU TERRA DEI FUOCHI su youtube
EliminaDa questo video potrai avere la cronistoria dell'impegno che da anni anche come Magistrato ha visto LdM sull'argomento e che poi anche da parlamentare europeo con Sonia Alfano ha portato avanti.
Era presente alla manifestazione con il gonfalone della città.
Il problema dei problemi uscito fuori in questi giorni in malafede tanto da far presentare le scuse anche del Comando NATO per le stupidaggini dette per coprire il macello commesso con affitti di case abusive e di proprietà di camorristi per il personale della nuova sede NATO.
Napoli è stata la prima ed unica città a rispettare il risultato referendario costituendo una società pubblica per la gestione dell'acquedotto (ABC) .
Per i rifiuti si sta attuando il piano come detto in campagna elettorale verificabile sul sito del Comune.
Nelle dichiarazioni e negli incontri con il ministro dell'Ambiente ha ribadito la strategia in atto nel Comune.
De Luca ha fatto tante cose buone per il suo territorio ma continua con il doppio incarico e poi...ivita (pagandolo profumatamente9 Sgarbi ,non si capisce a che titolo, per l'inaugurazione delle luminarie...
Michele Morace
RispondiEliminaAntonio, apprezzo molto e sinceramente i Tuoi auspici ! La mia proverbiale scetticità resta sul fatto che qualcuno , nella stanza dei bottoni, abbia disponibilità e volontà a dare seguito a queste denunzie, se non altro, perché i " politicanti" o sono collusi o sono tenuti sotto scacco dalla malavita. Penso a quanti Funzionari di Polizia, Magistrati e Funzionari dello Stato vorrebbero poter far qualcosa nell'esercizio delle Loro funzioni, ma sono "stoppati" da ordini che vengono dalla CUPOLA... Continuo a ripetere : dobbiamo esser NOI ,TUTTI, a mobilitarci, bloccare gli interessi di questi MALFATTORI avendo coscienza di esser in numero di gran lunga superiore e, quindi esser, PIU' FORTI !!! Ma dovremmo esser UNITI in questo unico scopo senza farci fuorviare da colori e demagogie psuedo-politiche che servono solo a dividerci facendo il loro gioco
Caro Michele, purtroppo, alla fine, può essere che avrai ragione da vendere ma ritengo che non possiamo cadere nel pessimismo e nello scetticismo, abbiamo il dovere di contrastare ogni forma di illegalità e criminalità, lo dobbiamo soprattutto alle generazioni dei nostri figli e nipoti, è una guerra che non possiamo e non dobbiamo perdere. Un abbraccio
EliminaMichele Morace
RispondiEliminaAntonio, concordo pienamente con il proposito! La mia considerazione andava sul " come"...Non credo si possa chiedere comprensione e collaborazione al " boia" !
Con gli anni ho imparato (ma in verità c'ho sempre creduto) che al mondo non ci sono soltanto "boia" o soltanto "giusti". Le generalizzazioni servono solo a salvare i ..."boia"
EliminaAngela Talu
RispondiEliminaFORZA PARIS è il grido dei sardi ,mai attuale come in questi martoriati giorni , FORZA PARIS dice la parte della mia anima napoletana . Tutti uniti ,come il fiume in piena si sabato ,si può far crollare il muro di indifferenza e di colpevole silenzio che ha reso possibile la profanazione della Campania
Grande popolo quello sardo, sempre dignitoso
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