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giovedì 21 novembre 2013

Disciplina di partito e strategie elettorali


Civati: "Il Pd che prima non aveva una posizione, ora ne ha una sbagliata. Abbiamo fatto un capolavoro, complimenti!"
Cuperlo :«Non è in discussione la correttezza del ministro Cancellieri, quel che ho posto è un problema di opportunità politica: se esistono tutte le ragioni di serenità per adempiere appieno a una funzione particolarmente delicata come è quella del Guardasigilli»
Renzi :"Cancellieri si dimetta"
Uno di questi tre personaggi sarà il prossimo segretario del Partito Democratico dopo la parentesi del sindacalista Epifani che oggi nel corso della dichiarazione di voto alla Camera ha detto tra l'altro, rivolto alla Cancellieri, "...trovi lei il modo anche visibile per consentire a chiunque di poterle fare una telefonata .."
Ma che discorsi sono? Ma esistono o non esistono le strutture preposte a questi compiti e ad evitare che i detenuti si trovino nelle condizioni di non dover supplicare per ricevere pari attenzione dovuta e non per gentile concessione di questo o quell'altro.
 
Segretario che lascia, segretario che viene, tutti in un impazzimento generale, di un PD tutto proteso a bacchettare la Cancellieri ma che vota contro la mozione di sfiducia proposta dai marziani grillini ai quali certamente in questa occasione non può essere rimproverata l'iniziativa della mozione di sfiducia.
E, sì, perchè anche quando hanno perfettamente ragione sono additati come sovversivi che minano la tanto esaltata stabilità della totale instabilità.
 
La riscoperta in questa occasione del principio di disciplina di partito dimenticata soltanto qualche mese fa in occasione della elezione del Capo dello Stato.
 
Le dimissioni di un Ministro viste come atto di sfiducia all'intero Governo, regola non valida per le dimissioni richieste dal Presidente del Consiglio al Ministro Idem colpevole, forse, di non avere amicizie con intere potenti famiglie indagate che hanno anche soggiornato per brevi periodi nelle carceri italiane.
 
Se il futuro del Partito Democratico sarà affidato ad uno del trio Civati/Cuperlo/Renzi con queste premesse, c'è poco da essere ottimisti sulla così detta sinistra italiana anche dopo le deludenti risatine, ingigantite o meno, del Niki salentino.
 
Ma ci salverà l'affollata presenza di sigle e siglette, partiti e partitini nel centro-destra dopo l'ennesima operazione di grande strategia della migliore sceneggiata del teatro popolare ad opera del sempreverde cavaliere, certo che il dividere, anche se per finta, rafforza il potere.

2 commenti:

  1. Roberto Falcione
    i TRE dell' Ave Maria ... o ave letta...

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  2. Olga Fedele
    Scart' fruscio e piglia primera.........................

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