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mercoledì 28 agosto 2013
Intervento in Siria : rischio guerra mondiale
Bel titolo, come del resto è caratteristica del giornale, de Il Manifesto di oggi Guerra su Guerra.
Bel titolo, grande verità, brutta storia ancora una volta.
E non si dica I soliti pacifisti, un modo di liquidare chi ha una visione fortunatamente diversa coerentemente a principi di ordine umano, politico o religioso, che mi fa imbestialire non poco.
Ci dicono che sarà una guerra lampo, solo tre giorni; lo abbiamo sentito più volte e i giorni sono diventati mesi, anni.
Non c'è un solo conflitto almeno da trent'anni a questa parte che si sia concluso e i contingenti militari rientrati nei paesi di provenienza.
Mons. Antoine Audo, Vescovo di Aleppo in Siria avverte : l'intervento in Siria è un rischio di guerra mondiale ma sembra che l'opinione pubblica non dia tanto peso ad un eventuale intervento armato che aggiungerebbe vittime a vittime, dolore a dolore.
Non sono bastate le bugie dell'ex Presidente George Bush di dieci anni fa che scatenarono il conflitto in Iraq per poi sentirgli fare il tardivo mea culpa : L'Iraq è stato un errore, come dire Signori scusate, abbiamo scherzato.
Le immagini orrende di bambini siriani ammazzati con i corpicini messi in fila non possono giustificare in alcun modo un intervento che aggiungerebbe catastrofe a catastrofe, ma questa volta di proporzioni immani.
"Non è lo scontro che offre prospettive di speranza per risolvere i problemi, ma è la capacità di incontro e di dialogo” ha detto opportunamente Papa Francesco trovando totale consenso nella Chiesa siriana e non solo.
Non deluda il Presidente Obama, dia priorità all'azione diplomatica e non alle sollecitazioni interne per lo svuotamento degli arsenali da riempire nuovamente per rivitalizzare l'industria delle armi con grande gioia dei guerrafondai.
Sul ruolo dell'Italia vale poco soffermarsi, tanto farà ciò che le diranno di fare.
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Angela Talu
RispondiEliminaQuando sento parlare di guerra lampo ,di operazione chirurgica,di missili intelligenti,di obiettivi predefiniti,di scelta per la difesa della pace,mi sembra di assistere ad un vecchio film già visto .Il guaio è che, o la proiezione è sfuggita a chi conta o ci si prepara a girare un remake .
Angela, la cosa ancora più triste che la visione del film piace tanto a molta gente se le reazioni non sono energiche
EliminaCostantino Longano
RispondiEliminaminaccia di intervento armato,.....ma da un anno e più a questa parte chi è contrario cosa ha fatto???????.................
Hai ragione, è stato fatto poco o niente, anzi niente. La diplomazia quando la si vuole applicare e perseguire, purchè non ci siano interessi, è sempre lenta. Aggiungere guerra a guerra significa aggiungere morti a morti. L'uso delle armi non ha mai risolto nulla se non ravvivare l'industria bellica.
EliminaMichele Morace
RispondiElimina...hanno trovato una MAFIA più forte della CUPOLA...! Eppure Rusiia, Cina docent...
04.09.2013 - Antoio, non sono convinto del tutto e non condivido. Posto che siano state usate armi chimiche, in un conflitto che ha già fatto in due anni migliaia di morti e milioni di sfollati, stare solo a guardare e continuare in azioni diplomatiche che senso ha? Ricordo il celebre detto romano: "mentre a Roma si discute, Selinunte è stata conquistata" (chiedo venia per qualche imperfezione), o il più popolare "mentre i medici discutono il malato muore". Oggi l'Iran è diventata (quasi) una potenza atomica, a nulla sono valse le proteste, gli embarghi e tutte le altre azioni "pacifiche" poste in essere in tanti anni; probabilmente anche in quel caso un intervento armato iniziale per distruggere i siti sarebbe stato più efficace. O no? Nino Maiorino
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