E' tornato dopo il bagno di folla di una gioventù festante proveniente da ogni parte del mondo, da un popolo meraviglioso che non ha fatto mancare il suo affetto e la sua festosa e semplice accoglienza.
E' tornato con la sua borsa nera che, ha assicurato, non conteneva la chiave per la bomba nucleare ma un rasoio, un libro, il breviario.
La sua semplicità in linea con quanto ha espresso sin dai primi attimi del suo Pontificato che molti scettici come me hanno voluto attendere, sentire, leggere, far incrociare tutti i tasselli non casuali di comportamenti, frasi, parole, omelie, richiami, esortazioni e Rio è stata la incoronazione del suo progetto di rinnovamento, della sua credibilità.
Fino al viaggio di ritorno intelligentemente non è voluto cascare nella rete dei giornalisti che normalmente attraverso una sola domanda e, quindi, una risposta secca, tessevano ragionamenti e visionarie tesi per additarlo alla gente come conservatore o progressista.
Anche l'amato Giovanni Paolo II, he in quanto alla comunicazione ne è stato grande maestro, spesso è caduto nelle trappole di esperti o pseudotali vaticanisti.
Papa Francesco fuori dalla ufficialità ha preferito dare risposte su argomenti anche scottanti senza minimamente cedere neanche di poco non offrendo la possibilità di false interpretazioni.
Spesso a questo mondo si confonde la semplicità con l'ingenuità , o peggio, con la stupidità; anche Giovanni XXIII che troppo semplicisticamente veniva considerato il Papa buono in senso troppo largo è stato tra i più determinati e carico di sorprese dai grandi contenuti che hanno segnato la storia della Chiesa.
Le prime dichiarazioni anche se ermetiche di Papa Francesco come la risposta data sui gay "chi sono io per giudicare" antitetica rispetto a quella recente di Benedetto XVI:"Un'offesa per la Pace" e subito di rincalzo, " ... il problema è fare lobby e questo vale per questo come per le lobby d'affari, le lobby politiche, le lobby massoniche».
Attendo ora i soliti soloni, gli esperti in dietrologia, che inizino pure le danze sui se e sui ma.
Ci lascino vivere questi momenti di speranza della ripresa Conciliare interrotta da qualche decennio.
Pancrazio La Spina
RispondiElimina.. ha dimenticato di nuovo il portaborse ..
Armida Bianco
RispondiEliminail papa che ci voleva in questo periodo buio della chiesa.........grande francesco !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
mI INtENERISCE CHE IL pAPA PARLI SEMPRE DI TENEREZZA E MISERICORDIA E CHE DIO, NONOSTANTE LA NOSTRA PIGRIZIA PERDONA, PERCHr' CI ACCOMPANNA SEMPRE NON IN UJNO SCAMBIO DI FAVORI O GRAZIE, MA DI AMORE VERSO GLI ULTIMI, ANCHE DIVERSI CHE VOGLIONMO AVVICIMARSI A DIO (MI RICORDA TANTO LA TEOLOGOA DELLA LIBERAZIONE) e CONTINUA A STUPIRMI COME IL PrIMO GIORMO aMTONIO MENNA EOMA
RispondiElimina14.08.2013 - La cosa straordinaria di questo Papa è il suo "essere normale", non solo nella borsa che si porta da solo sull'aereo, ma in tutte le attività, ultima la inaspettata visita mattutina al distretto industriale del Vaticano. E questo piace e avvicina la Chiesa al popolo. Buon Ferragosto. Nino Maiorino
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