Come è umano Lei

berlusconi'Se mi condannano non scappo, vado in cella'

 

'Rifiuterò domiciliari e servizi sociali, non farò cadere Letta', ha detto l'ex premier in un colloquio con Libero. Palazzo Grazioli smentisce intervista ma il Cav la posta su Fb (ANSA.it)

E' con vivo apprezzamento che le persone normali hanno accolto le parole del cavaliere che in attesa della sentenza della Cassazione ha smentito le voci maligne che ne prevedevano una conclusione di tipo craxiana, un autoesilio in uno di quei Paesi dove non è possibile l'estradizione  che lo accoglierebbero a braccia aperte.

 

Ha dato una grande lezione il cavaliere che in verità ricorda personaggi risorgimentali che a testa alta seppero accettare il patibolo in nome della Patria.

 

No agli arresti domiciliari, No ai servizi sociali, Sì alla prigione, come un comune mortale, come un uomo qualunque.

Annuncia di non avere alcuna intenzione di  scappare, di non voler essere inseguito su di una pista per prendere il volo per una di quelle isole dove potrebbe attenderlo una vita dorata, senza pensieri e con a disposizione tutto quanto a lui è stato sempre gradito, senza occhi indiscreti e senza il giudizio dei soliti moralisti per i suoi riti propiziatori.

 

Onore al cavaliere, onore all'uomo che ha scelto la soluzione che lo riporta alla condizione umana.

 

Questo almeno il quadro che si delinea a seguito delle dichiarazioni del cavaliere a meno di smentite del giorno dopo.

 

Ma per carità, non sia mai detto, il cavaliere in cella?

Ci penserà il Partito Democratico a ricercare una soluzione decorosa che eviti questa fine ingloriosa .

 

Ci penserà l'esercito di Silvio ad impedire che tutto ciò accada.

 

Ci penserà l'ala dura del PDL, consapevole che l'eventuale uscita di scena del padre padrone del partito, provochi un' emorragia con il pericolo di perdere i Cicchitto, i Gasparri, i Brunetta, le Santanchè, i Razzi, i Capezzone e tanti altri esponenti che rischierebbero di trovarsi senza lavoro.

 

Intanto si attenda con fiducia la sentenza e poi si vedrà se l'eventuale condanna confermerà i buoni propositi o se ancora una volta gli ingenui sostenitori dovranno ricorrere alle solite giustificazioni e dichiarazioni dei capaci equilibristi.