«Tutto il Viminale agli ordini
dell'ambasciatore kazako», i segreti di una catena di comando piena di buchi ed
errori
Queste tre notizie che
compaiono sulle prime pagine dei quotidiani questa mattina, sono la
rappresentazione più evidente del prestigio che gode il nostro Paese sul piano
internazionale.
E’ pur vero che l’Italia
sostanzialmente non abbia mai contato nulla rispetto agli interessi degli Stati
Uniti e che il caso Abu Omar sia stato soltanto uno dei tanti; basta ricordare
la strage del Cermis ad opera di un aereo americano che provocò la morte di
venti persone e i responsabili liberi negli USA.
Singolare è che oggi la
nostra polizia abbia ricevuto ordini da un Paese straniero il Kazakistan, all’insaputa
del Ministro degli Interni così come garantito dal Presidente del Consiglio
della Repubblica Italiana.
Come se non bastasse le
Nazioni Unite sono intervenute per deplorare il comportamento del vice
presidente del Senato Calderoli per le sue parole oltraggiose nei confronti
della Ministra Kyenge.
Consapevoli di non contare
nulla sul piano internazionale e di essere stati sulla scena mondiale in
particolare nel recente passato al centro di risatine, corna , cucù e culoni
vari, bisogna ammettere che siamo davvero un grande popolo che accetta di
assistere alla resa della Ministra della Giustizia per il ritorno in Patria dell’agente CIA, alle mancate dimissioni del
Ministro degli Interni, con l’applauso di tutto il Parlamento ad eccezione del M5S, SEL e tredici astenuti e delle mancate dimissioni del vice presidente del Senato confortato dalla solidarietà di alcuni
rappresentanti leghisti nelle Istituzioni locali che hanno continuato a dire di
peggio tra i sorrisi di Maroni e della loro allegra brigata.
Buon fine settimana a tutti.
Angela Talu
RispondiEliminaNon tutti ma in molti siamo indignati.E con ciò ? Ci teniamo ben stretta la nostra indignazione e tutto finisce qui . Le tre scimmiette non sono al governo, siamo noi .
Carlo Fedele
RispondiEliminaBasta ca ce sta o sole, ca c'è rimasto o mare e... manco na lira in tasca. E la dignità l'è morta da un pezzo. Quando il ducetto di Arcore si apprestò in politica, previdi da subito l'inquinamento mentale di un paio di generazioni. E non è ancora finita... Siamo come viviamo. Una schifezza.
Michele Morace
RispondiElimina...forse dovremmo confrontarci sulla definizione POPOLO e sul significato da attribuire all'aggettivo GRANDE...
Se hai la bontà di leggere l'articolo ne comprenderai certamente l'uso ironico del termine
EliminaMichele Morace
Elimina...come faccio sempre, prima di commentare..., avevo letto tutto il Tuo articolo: la mia era una riflessione sarcastica aggiuntiva!
Pancrazio La Spina
RispondiEliminaAntonio, premesso che mi basta l'introduzione .. vado comunque a leggere il seguito!
Pancrazio La Spina
RispondiElimina... ma dimmi, quando chiudono le Camere per le vacanze estive?
Armida Bianco
RispondiEliminaio ormai non mi meraviglio più di nulla.............
14.08.2013 - Non aver mai contato nulla a livello internazionale non è esatto; è vero che le altre nazioni ci vedono con diffidenza dovuta ai nostri "cambi di strategia", specialmente nel secondo conflitto mondiale, ma è anche vero che, dopo, grazie a uomini come De Gasperi, riuscimmo a riabilitarci e, anche con l'aiuto degli americani, a ricostruire un paese uscito semidistrutto dal conflitto, e giungere ad essere una delle prime potenze economiche del globo.
RispondiEliminaPoi l'avidità dei politici, la scarsa cultura partecipativa (che ha creato obbrobri sindacali inimmaginabili dei quali oggi ancora paghiamo le conseguenze) e, recentemente, l'improvvisazione, i personalismi e il macchiettismo imperante (con la breve parentesi di Monti), ci hanno fatto precipiare ai livelli più bassi della credibilità mondiale.
Tutto quello che è seguito e che seguirà è la coseguenza di questo e temo non ci sarà fine al baratro e non è intravedibile la fine del tunnel. Purtroppo quel macchiettismo ancora imperversa e Calderoli, la Mussolini e compagnia bene lo interpretano, bontà loro.
Buon ferragosto. N.M.