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martedì 29 gennaio 2019

Un brutto clima



Chi da qualche tempo frequenta oltre che  le piazze reali anche quelle virtuali , ritengo avverta un clima che da qualche mese è radicalmente cambiato, peggiorato nei suoi aspetti umani, un imbarbarimento dei rapporti non solo tra quelli comunemente definiti contatti, ovvero tra soggetti che interloquiscono sui social pur non conoscendosi, ma anche tra amici e familiari.

Stesso fenomeno accadde con l'avvento in politica di Silvio Berlusconi, tra infatuati del cavaliere e quelli come me allergici al solo ascoltare la voce del bravo imbonitore che ha tenuto in ostaggio il Paese per un ventennio tra donnine di facile costume e carovane di anziani con colazione al sacco davanti ai tribunali e nelle piazze dei family-day e figuracce internazionali, amaro destino di questa povera Italia già provata da altro più tragico ventennio.

In questi mesi, all'indomani della formazione di questo governo, la durezza e il fare rozzo – rubo il termine al prof. De Masi - di uno dei due vice presidenti del Consiglio, ha come d'incanto spostato l'attenzione anche di quella parte di elettorato pentastellato che ha individuato in Matteo Salvini l'autentico testimone di quella fede mai venuta meno nell'uomo forte al quale bisogna riconoscere la capacità di aver saputo portare alla luce quei sentimenti repressi di odio, razzismo, omofobia e contro qualsiasi diversità.

Un clima nel Paese che anche con l'applicazione del decreto sicurezza approvato si tornerà, tra l'altro, anche ai divieti di assembramento di triste memoria oltre che al dover assistere ai tanti migranti messi in strada con la chiusura dei centri e buttati, come di recente accaduto, per strada senza alcun preavviso.
Realtà come Riace annientate fino all'allontanamento del primo cittadino come si trattasse di un comune delinquente tra il godimento e le grasse risate degli uomini della ndrangheta per niente sfiorati, fortuna che il Ministro dell'Interno ha assicurato che” la mafia sarà sconfitta in qualche mese o anno”, come potrebbe essere il contrario se l'altro vice presidente del Consiglio Di Maio ha assicurato “ Abbiamo abolito la povertà”.

Qualche decina di donne, uomini e minori ancora una volta in balia delle onde, vittime innocenti di una eterna campagna elettorale e della incapacità politica di contare in Europa, tra la strafottenza e il godimento di quella parte di italiani convinti che gli sbarchi siano terminati seppur ridotti in base al decreto Minniti (2018 :3185 Giugno, 1782 Luglio, 1421 Agosto,etc.), però la presenza di una nave in prossimità della costa italiana tenuta lì per giorni serve a mostrare i muscoli provocando orgasmi indicibili nei soliti imbecilli.

E intanto le tifoserie dell'odio con le peggiori espressioni sembrano accompagnare quei vagoni diretti a Dachau con i versi in sottofondo di Guccini “Ancora non è contenta di sangue la belva umana” , cambiano le forme ma la sostanza resta uguale.



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