Che
ci sia un problema informazione tra i tanti in questo benedetto Paese
è cosa risaputa - tema che ho già affrontato altre volte su questo
Blog - che ci siano in particolare organi di informazione killer
e altri asserviti al potere
di turno, anche questa non è una novità ma che alcuni sbattano in
prima pagina titoli da vecchio Salone Margherita con doppi sensi nei
confronti della vittima di turno, è cosa non nuova ma pur sempre
gravissima.
La
vittima di turno questa volta per mano di Libero, quotidiano
specializzato in killeraggio mediatico ,
è la Sindaca di Roma Virginia Raggi sulla quale in questa occasione
non ritengo dover approfondire altri aspetti.
Non
è un caso che la Raggi sia stata oggetto di volgarità da parte del
quotidiano diretto da Vittorio Feltri che
ha sempre individuato
la vittima di turno nel soggetto più in vista al centro delle
polemiche politiche e giudiziarie evitando, però, di focalizzare la
sua attenzione nei confronti di chi gli paga lo stipendio
dimenticando che lo stesso gli è lautamente corrisposto anche dai
contribuenti (dal 2003 al 2009,come riportato dalla stampa, ha
incassato 40 milioni di euro).
Ma
il discorso è ben più ampio, la volgarità e le battute sessiste
sono solo la parte più squallida di un tema che non si può
risolvere soltanto con le eventuali sanzioni dell'ordine
professionale ma con una corretta ed onesta informazione
libera , che non significa
certamente libertà di offesa
quasi mai anch'essa... libera ma quasi sempre di puro compiacimento alla propria
parte politica e/o editoriale
.
Una
informazione che prende i contributi dallo Stato, di proprietà di
gruppi editoriali i cui componenti hanno interessi economici in
tanti settori della vita pubblica e dove la parola libertà è
davvero tanto condizionata al punto che se un'Amministrazione
Comunale decide, ad esempio, di non realizzare inceneritori o di
internalizzare servizi, sarà
sicuramente e perennemente oggetto di attenzione non proprio benevola
( e quì tutta la mia capacità
di parlare il politichese) se quelle decisioni ledono gli interessi della proprietà.
Chissà
perché quando si parla di informazione e regole da stabilire il
pensiero della mediocre politica va sempre a come poter imbavagliare
o limitare la libertà dei Blogger e mai a come far rispettare
regole già esistenti, a certa stampa che del killeraggio
mediatico ne ha fatta una vera e
propria specializzazione che, in verità, tanto piace anche ad una parte
dei lettori.
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