Il
tumore c'è e non ci sono dubbi.
E'
maligno ma con l'aiuto del buon Dio se lo lasceranno vivere, con
qualche buona probabilità potrà essere estirpato anche se
resteranno in giro delle metastasi.
Non
parlo ovviamente del Santo Padre che sicuramente sarà in buona
salute compatibilmente ai suoi anni ma il tumore è di tutt'altra
natura e non alloggia nel suo corpo ma in quello della Chiesa.
Non
è un caso che l'Osservatore parli di caso manipolato ad arte e
da chi? Dal quotidiano che ha dato la notizia? Ma neanche per sogno,
sicuramente dall'interno e non è un caso che la notizia sia uscita a
chiusura del Sinodo.
Matrimonio
e famiglia. Prospettive pastorali di undici cardinali il libro uscito prima che iniziasse il Sinodo ad opera dei cardinali
Caffarra,
Cleemis, Cordes, Duka, Eijk, Meisner, Onaiyekan, Rouco Varela, Ruini,
Sarah e Urosa Savino
contro le aperture di Papa
Francesco ai divorziati ed
alle unioni civili.
C'è
anche Ruini, il potente porporato che ha dettato legge nella curia
romana per ben 17 anni, quel Ruini che vietò la celebrazione dei
funerali di Piergiorgio Welbi , il Ruini del filo diretto con i
potenti della politica italiana.
Certamente non sono i soli ma molti con alti incarichi alla Santa Sede come Gherard Mueller, George Pell, alcuni vescovi come l' americano Chaput, etc.
Il
tumore esiste, e come se esiste ed è quella parte che osteggia Papa
Francesco, in egual modo
come chiuse
le porte per cinquant'anni al Concilio voluto da Papa Giovanni, porte
che con coraggio sta con
fatica aprendo Bergoglio.
Si
parla con insistenza di un Papa Francesco che durante i lavori del
Sinodo abbia alzato la voce come non mai all'indirizzo di alcuni
cardinali e, guarda caso, l'Osservatore
parla di manipolazione ad arte della falsa notizia.
Purtroppo
il tumore non è soltanto quello principale, le metastasi sono
diffuse più di quanto si possa immaginare, sono a Roma come in molte
parti del mondo, nelle città come nei piccoli centri del nostro
Paese, non solo cardinali ma funzionari ,come
Papa Francesco ebbe a definire quei preti che io chiamerei
impiegati , poco inclini alle
loro funzioni pastorali e maggiormente propensi al commercio dei
sacramenti e all'apertura e chiusura del tempio in orari stabiliti.
Quella
di Papa Francesco è una rivoluzione capace anche di estirpare una ad
una le metastasi diffuse sempreché lo lascino vivere e non trovino
sistemi più efficaci che il solo voler indebolire la sua
popolarità.... e preferisco fermarmi qui.
Costantino Longano
RispondiEliminaVogliono destabilizzarlo, vogliono farci credere che tutto quello che dice o che fa è frutto di una mente malata....'o Papa nun' sta buono ca' capa... - Occhi aperti !!!!!
Pancrazio La Spina
RispondiEliminaAntonio Salzano, in un primo momento mi ero preoccupato ..
Maria Italia Sohrabian
RispondiEliminaD'accordo con te.
A parte l'ultimo paragrafo
Mi auguro che tu abbia ragione. Ciao
EliminaCostantino Longano
RispondiEliminaCon Papa Luciani furono più sbrigativi!!......
Clelia Meo
RispondiEliminaGià...ha radici profonde Antonio
Pietro Mosetti
RispondiEliminaAvete capito perché alloggia a S.Marta?
Carmine Vivo
RispondiEliminaCredo che il Signore, nostro Dio, abbia scelto Papa Francesco nel momento più opportuno della vita della Chiesa. Sono certo che Lui sappia condurla in migliori posizioni, sia sociali che religiose. Sarà l'ottimo chirurgo capace di estirpare tutte le metastasi che si sono instaurate nel tempo in questa Chiesa che dibatte atavici ed irrisolti problemi esistenziali, con l'aggiunta di problematiche correlate alla volontà di tanti preti e prelati che avanzano assurde richieste di modernità fuori luogo, per una santa e venerata Chiesa di Cristo. Ho speranza che Dio l'assista in questa opera di ricostruzione e che lo conservi in buona salute per tanto tempo ancora.
Annamaria Cernelli
RispondiEliminaSperiamo che lo lascino lavorare x il bene di tutti noi,speriamo che lo lascino vivere ,ma c'è tanto male nell'umanita'..
23.10.2015 - By Nino Maiorino - E' veramente subdolo il comportamento di chi ha messo in giro la voce del tumore del Papa per dimostrare, appunto, che "nun sta bbuon ca' capa"; e si capisce sempre meglio il motivo di alloggiare a Santa Marta e di mangiare in una mensa comune. L'attivismo di Papa Francesco, la forza e la popolarità dei suoi insegnamenti, gli scossoni che sta dando alle vecchie "infrastrutture" vaticane, nel mentre sono un toccasana per la Chiesa, sono bordate micidiali contro quelle infrastrutture e coloro che le sostengono e che non vorrebbero cambiare nulla. La paciosità apparente del clima del vaticano nasconde aspri conflitti che probabilmente, in altra epoca, si sarebbero risolti diversamente... Speriamo che il Padreterno sia vigile...
RispondiEliminaChe dirti caro Nino? Sottoscrivo ogni tua parola
Elimina