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giovedì 22 ottobre 2015

Il tumore c'è e non ci sono dubbi


Il tumore c'è e non ci sono dubbi.

E' maligno ma con l'aiuto del buon Dio se lo lasceranno vivere, con qualche buona probabilità potrà essere estirpato anche se resteranno in giro delle metastasi.

Non parlo ovviamente del Santo Padre che sicuramente sarà in buona salute compatibilmente ai suoi anni ma il tumore è di tutt'altra natura e non alloggia nel suo corpo ma in quello della Chiesa.

Non è un caso che l'Osservatore parli di caso manipolato ad arte e da chi? Dal quotidiano che ha dato la notizia? Ma neanche per sogno, sicuramente dall'interno e non è un caso che la notizia sia uscita a chiusura del Sinodo.

Matrimonio e famiglia. Prospettive pastorali di undici cardinali il libro uscito prima che iniziasse il Sinodo ad opera dei cardinali Caffarra, Cleemis, Cordes, Duka, Eijk, Meisner, Onaiyekan, Rouco Varela, Ruini, Sarah e Urosa Savino contro le aperture di Papa Francesco ai divorziati ed alle unioni civili.

C'è anche Ruini, il potente porporato che ha dettato legge nella curia romana per ben 17 anni, quel Ruini che vietò la celebrazione dei funerali di Piergiorgio Welbi , il Ruini del filo diretto con i potenti della politica italiana.

Certamente non sono i soli ma molti con alti incarichi alla Santa Sede come Gherard Mueller, George Pell, alcuni vescovi come l' americano Chaput, etc. 

Il tumore esiste, e come se esiste ed è quella parte che osteggia Papa Francesco, in egual modo come chiuse le porte per cinquant'anni al Concilio voluto da Papa Giovanni, porte che con coraggio sta con fatica aprendo Bergoglio.

Si parla con insistenza di un Papa Francesco che durante i lavori del Sinodo abbia alzato la voce come non mai all'indirizzo di alcuni cardinali e, guarda caso, l'Osservatore parla di manipolazione ad arte della falsa notizia.

Purtroppo il tumore non è soltanto quello principale, le metastasi sono diffuse più di quanto si possa immaginare, sono a Roma come in molte parti del mondo, nelle città come nei piccoli centri del nostro Paese, non solo cardinali ma funzionari ,come Papa Francesco ebbe a definire quei preti che io chiamerei impiegati , poco inclini alle loro funzioni pastorali e maggiormente propensi al commercio dei sacramenti e all'apertura e chiusura del tempio in orari stabiliti.

Quella di Papa Francesco è una rivoluzione capace anche di estirpare una ad una le metastasi diffuse sempreché lo lascino vivere e non trovino sistemi più efficaci che il solo voler indebolire la sua popolarità.... e preferisco fermarmi qui.


11 commenti:

  1. Costantino Longano
    Vogliono destabilizzarlo, vogliono farci credere che tutto quello che dice o che fa è frutto di una mente malata....'o Papa nun' sta buono ca' capa... - Occhi aperti !!!!!

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  2. Pancrazio La Spina
    Antonio Salzano, in un primo momento mi ero preoccupato ..

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  3. Maria Italia Sohrabian
    D'accordo con te.
    A parte l'ultimo paragrafo

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  4. Costantino Longano
    Con Papa Luciani furono più sbrigativi!!......

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  5. Clelia Meo
    Già...ha radici profonde Antonio

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  6. Pietro Mosetti
    Avete capito perché alloggia a S.Marta?

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  7. Carmine Vivo
    Credo che il Signore, nostro Dio, abbia scelto Papa Francesco nel momento più opportuno della vita della Chiesa. Sono certo che Lui sappia condurla in migliori posizioni, sia sociali che religiose. Sarà l'ottimo chirurgo capace di estirpare tutte le metastasi che si sono instaurate nel tempo in questa Chiesa che dibatte atavici ed irrisolti problemi esistenziali, con l'aggiunta di problematiche correlate alla volontà di tanti preti e prelati che avanzano assurde richieste di modernità fuori luogo, per una santa e venerata Chiesa di Cristo. Ho speranza che Dio l'assista in questa opera di ricostruzione e che lo conservi in buona salute per tanto tempo ancora.

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  8. Annamaria Cernelli
    Speriamo che lo lascino lavorare x il bene di tutti noi,speriamo che lo lascino vivere ,ma c'è tanto male nell'umanita'..

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  9. 23.10.2015 - By Nino Maiorino - E' veramente subdolo il comportamento di chi ha messo in giro la voce del tumore del Papa per dimostrare, appunto, che "nun sta bbuon ca' capa"; e si capisce sempre meglio il motivo di alloggiare a Santa Marta e di mangiare in una mensa comune. L'attivismo di Papa Francesco, la forza e la popolarità dei suoi insegnamenti, gli scossoni che sta dando alle vecchie "infrastrutture" vaticane, nel mentre sono un toccasana per la Chiesa, sono bordate micidiali contro quelle infrastrutture e coloro che le sostengono e che non vorrebbero cambiare nulla. La paciosità apparente del clima del vaticano nasconde aspri conflitti che probabilmente, in altra epoca, si sarebbero risolti diversamente... Speriamo che il Padreterno sia vigile...

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